La violenza giovanile è diventata un problema serio che non può essere ignorato. L’episodio di accoltellamento avvenuto la scorsa notte nel centro di Benevento ha dimostrato ancora una volta che uscire di notte con una lama in tasca non è sinonimo di divertimento, ma di pazzia. I giovani devono riflettere e usare il cervello invece di mettere a rischio la propria vita e quella degli altri per un nonnulla.

È compito delle famiglie vigilare e non sottovalutare i segnali-spia che potrebbero indicare una propensione alla violenza. Allo stesso tempo, le istituzioni devono aumentare gli sforzi per contrastare questo fenomeno. L’Amministrazione di Benevento ha messo in campo diverse iniziative per contrastare la devianza e guidare i giovani verso percorsi positivi, ma di fronte a ragazzi che escono di casa con un coltello pronto all’uso, siamo tutti coinvolti in una sfida educativa.

Le forze dell’ordine, in questo caso i Carabinieri, hanno svolto un’indagine rapida e hanno già individuato il presunto colpevole dell’accoltellamento. A loro va il nostro ringraziamento. Ora spetta alla magistratura e agli avvocati occuparsi degli aspetti penali. Resta comunque l’amarezza: Benevento può essere considerata più sicura di molte altre città italiane, ma non siamo immuni dalla violenza giovanile che sta assumendo i contorni di un’emerza nazionale.

Alle famiglie e agli operatori della scuola voglio dire che l’Amministrazione comunale è presente e sostiene chi vuole prevenire situazioni di vulnerabilità sociale e intervenire in modo efficace. Non dobbiamo abituarci all’idea che la violenza giovanile sia inevitabile, ma dobbiamo combatterla con tutte le nostre forze. Solo così potremo creare un futuro migliore per i nostri giovani.

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