Chiusura di sette giorni per due locali a Forio che vendevano alcolici ai minori
I due titolari dei locali foriani dove venivano venduti alcolici a minori sono stati puniti con sette giorni di chiusura. Il provvedimento è stato adottato dal questore di Napoli e ha colpito il “Caffè Centrale” e il “Bar Thomas”. I fatti risalgono alla scorsa estate, ma dopo il necessario iter burocratico, il questore ha disposto la sospensione per sette giorni dell’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande dei due bar ubicati uno in via Marina e l’altro in piazza Municipio.
Il provvedimento è stato adottato su proposta della Compagnia Carabinieri di Ischia, guidata dal capitano Tiziano Laganà. Come abbiamo ampiamente riportato nelle cronache estive, i militari della Benemerita sono stati impegnati, in particolare nel periodo “caldo” di luglio e agosto, in serrati controlli atti a garantire la sicurezza e il rispetto della legge in ogni settore.
Particolare attenzione è stata riservata alle attività ricreative, di ristorazione, ai locali notturni e ai bar. Il fenomeno dell’assunzione di alcolici da parte di minori è stato preso in considerazione.
Nei due casi specifici, i carabinieri erano entrati in azione durante gli appuntamenti settimanali denominati “Giovedì foriano”. Il primo caso risale alla notte del 20 luglio scorso, quando i carabinieri, vestiti in borghese, si erano fermati in uno dei bar affollati di avventori e avevano notato un minorenne ordinare e pagare un cocktail senza che gli venisse richiesto un documento d’identità che ne attestasse la maggiore età. Nonostante fosse chiaramente visibile che si trattasse di un giovanissimo minorenne. L’intervento dei militari aveva impedito al giovane di consumare il cocktail superalcolico appena ordinato. Successivamente, si era proceduto alla denuncia nei confronti del titolare del locale e del barman per vendita e somministrazione di bevande alcoliche a minori.
Sempre di giovedì, ma il 3 agosto, il servizio di controllo nelle ore notturne aveva consentito di accertare la stessa violazione nell’altro bar. In questo caso, addirittura tre minorenni, chiaramente tali, avevano ordinato e pagato una birra e due cocktail sotto gli occhi dei carabinieri, senza che venisse richiesto a nessuno di loro un documento d’identità. Anche in questo caso i giovani erano rimasti “a bocca asciutta”, poiché il tempestivo intervento dei carabinieri aveva impedito loro di consumare le bevande superalcoliche. Ne era seguita l’immancabile denuncia per lo stesso reato nei confronti del titolare e del dipendente.
Dopo la proposta della Compagnia Carabinieri al questore, i procedimenti sono andati avanti e ora arriva la chiusura. Un provvedimento finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.