Arresti per spaccio di droga e tentata estorsione nella Valle Caudina

I Carabinieri del comando provinciale di Benevento, con il supporto dei reparti territoriali competenti e del nucleo cinofili di Sarno, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea nei confronti di 23 indagati. Questi soggetti sono ritenuti responsabili di spaccio di droga e tentata estorsione, con l’aggravante di agevolare il clan camorristico Pagnozzi, attivo nella Valle Caudina tra le province di Benevento e Avellino.

Le indagini sono iniziate a seguito della denuncia presentata il 9 luglio 2021 dall’amministratore di un’impresa edile beneventana che era impegnata nei lavori di realizzazione di un’arteria stradale appaltati dal Comune di Castelpoto per un valore di oltre 2 milioni di euro. L’imprenditore ha riferito ai Carabinieri che, il giorno precedente, al cantiere si erano presentati due uomini a bordo di un’auto. Uno di loro, con la mano destra costantemente dentro la tasca del borsello che portava a tracolla, dava l’impressione di impugnare una pistola. Dopo essere sceso dall’auto, si è rivolto agli operai presenti intimando loro di abbandonare immediatamente i lavori, minacciando di “sparare tutti” se non si mettevano a posto con la Valle Caudina, facendo riferimento ai gruppi criminali attivi in quella zona.

Le indagini, condotte anche attraverso l’utilizzo del “pedinamento elettronico”, hanno permesso di identificare i responsabili del tentativo di estorsione, che sono risultati essere due esponenti del clan Pagnozzi. Questi due individui sono tra i destinatari dell’ordinanza eseguita oggi e sono stati posti in custodia in carcere.

Continuando le indagini, è emersa l’esistenza di un gruppo criminale che gestiva un intenso traffico di sostanze stupefacenti, come cocaina e hashish, tra il litorale romano (Aprilia, Anzio, Pomezia), da cui veniva approvvigionata gran parte della droga, e le province di Benevento ed Avellino, dove il clan Pagnozzi operava. Sono state individuate le piazze di spaccio nei comuni di San Martino Valle Caudina e Tufara Valle a Benevento, così come una fitta rete di corrieri e pusher. Gli investigatori hanno individuato anche uno dei luoghi di stoccaggio della droga ad Aprilia, nell’abitazione di uno degli arrestati. In questa casa, gli indagati provvedevano al taglio e al confezionamento “sottovuoto” dello stupefacente, che poi veniva trasportato nella Valle Caudina, dove spesso i responsabili si incontravano nella sede di una società a Tufara Valle, di cui alcuni degli arrestati erano soci.

Il gruppo criminale era finanziato da un membro di spicco del clan Pagnozzi, che aveva autorizzato gli indagati a spacciare liberamente sul suo territorio di competenza e in alcuni casi li supportava anche economicamente. In una circostanza, aveva fornito persino l’auto per il trasporto della droga.

Durante l’indagine, sono stati eseguiti anche cinque arresti in flagranza di reato, oltre al sequestro di circa 1,5 kg di cocaina, 5 kg di hashish, una pistola clandestina illegalmente detenuta e 23 cartucce. Le indagini, ancora in corso, sono volte a smantellare l’intero sodalizio criminale e a risalire ai canali di approvvigionamento della droga.

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