Un 43enne di Maiori è stato condannato a un anno e tre mesi di reclusione per aver palpeggiato una turista durante un’escursione in barca. L’imputato, uno skipper di una società di noleggio barche ad Amalfi, è stato accusato di violenza sessuale ai danni di una giovane americana. Il giudice del tribunale di Salerno, Pietro Indinnimeo, ha ratificato il patteggiamento a carico dell’imputato, infliggendogli una pena leggermente più alta di quella inizialmente concordata.

Secondo la ricostruzione della Procura, l’episodio è avvenuto il 16 luglio. Mentre il marito della turista stava facendo il bagno in un’insenatura vicino a Marmorata di Ravello, lo skipper avrebbe approfittato della situazione per palpeggiare ripetutamente la donna e avere approcci di natura sessuale. La turista, rimasta da sola sulla barca, ha cercato di respingerlo ma lui ha accelerato la velocità della barca, allontanandola sempre di più dal marito. A quel punto, avrebbe cercato di toccarla intimamente, costringendola a subire atti invasivi della sua libertà sessuale.

Nonostante i tentativi della donna di respingere l’uomo, lo skipper ha continuato a palpeggiarla fino a quando non è tornato indietro per recuperare il marito. La Procura contesta l’aggravante di aver commesso il fatto approfittando di circostanze che hanno ostacolato la difesa pubblica o privata. La denuncia è stata presentata dal marito della donna, che è venuto a conoscenza di quanto accaduto in serata.

Questa condanna rappresenta un passo importante nella lotta contro la violenza sessuale e invita tutti a denunciare tali episodi per garantire la sicurezza e la dignità delle persone. È fondamentale che le vittime si sentano ascoltate e che gli autori di tali atti siano puniti in modo adeguato. Speriamo che questa sentenza possa servire come deterrente per coloro che pensano di commettere atti simili in futuro. La violenza sessuale non ha giustificazioni e non può essere tollerata nella nostra società.

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