Nella serata di ieri, la polizia di Fuorigrotta ha arrestato due contrabbandieri di sigarette. Questo è solo l’ultimo colpo inflitto ai signori del contrabbando a Napoli, un’attività illegale che negli ultimi anni è tornata ad essere una delle principali fonti di guadagno per la camorra.
Durante un servizio di controllo del territorio, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno notato che presso un locale già sottoposto a sequestro erano stati rimossi i sigilli applicati. Questo ha insospettito gli agenti, che hanno deciso di ispezionare il basso, dove nei giorni scorsi si era sviluppato un incendio.
All’interno del locale, gli agenti hanno fatto una scoperta sorprendente: ben 30 scatoloni contenenti 50.600 pacchetti di sigarette prive del marchio del Monopolio di Stato. Il peso totale del carico sequestrato ammonta a 506 kg.
L’arresto dei due contrabbandieri è un importante passo avanti nella lotta contro il contrabbando di sigarette a Napoli. Questa attività illecita rappresenta un grave problema per la società, perché alimenta il mercato nero, danneggia l’economia legale e favorisce l’infiltrazione della criminalità organizzata.
Le sigarette contraffatte sono un rischio per la salute dei consumatori, in quanto spesso sono prodotte con materiali di bassa qualità e privi dei controlli sanitari necessari. Inoltre, il contrabbando di sigarette comporta una perdita significativa di entrate per lo Stato, che si traduce in una minore disponibilità di risorse per servizi essenziali come la sanità e l’istruzione.
La polizia di Fuorigrotta merita i nostri complimenti per questo importante arresto. La lotta contro il contrabbando di sigarette deve essere una priorità per le autorità, che devono continuare a intensificare i controlli e ad adottare misure sempre più efficaci per contrastare questa forma di criminalità. Solo così si potrà garantire la legalità e la sicurezza dei cittadini.