Riduzione della condanna per Gabriel Ippolito, l’imputato accusato dell’omicidio di Gennaro Leone, il giovane pugile ucciso con una coltellata alla coscia ad agosto 2021 a Caserta. I giudici della Corte di Assise di Appello di Napoli hanno deciso di ridurre la condanna da 21 anni e un mese a 17 anni e sette mesi. La Corte ha confermato l’accusa di omicidio volontario, ma ha applicato le attenuanti generiche, riducendo la pena. I giudici hanno preso 45 giorni per motivare la loro decisione. La famiglia della vittima è delusa dalla riduzione della pena e attende di conoscere le motivazioni del verdetto. Durante l’udienza, è stato chiamato a deporre anche l’amico dell’imputato, Filip Smajewski, finito sotto processo per rissa. La difesa del giovane di Caivano aveva richiesto la riapertura dibattimentale ipotizzando una responsabilità dei medici nel ritardo dell’intervento di soccorso, ma la richiesta è stata respinta. La difesa sosteneva che il ritardo nell’intervento avrebbe escluso un nesso diretto tra l’accoltellamento e la morte della vittima. Durante il processo di primo grado, l’imputato aveva chiesto scusa ai familiari della vittima. Gennaro Leone era un giovane pugile di talento ed era intervenuto per difendere un amico da alcuni aggressori quando è stato ucciso. L’omicida, minacciato in precedenza, aveva colpito Gennaro due volte con un coltello che portava con sé.

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