Unicom srls, una società di Castellammare di Stabia attiva nel settore del commercio all’ingrosso di materiale elettrico, è stata oggetto di un provvedimento di sequestro preventivo per un importo di sette milioni e 115.254 mila euro a causa di dichiarazioni fiscali infedeli, evasione dell’Iva e dell’Ires, e danni allo Stato.

Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, in seguito alla richiesta della procura locale guidata da Nunzio Fragliasso. Le irregolarità sono state scoperte durante un controllo fiscale effettuato dalla Guardia di Finanza.

Dai controlli è emerso, ad esempio, che la società ha emesso fatture per operazioni inesistenti nei periodi d’imposta 2021 e 2021, al fine di consentire ad altri soggetti di evadere l’Iva. La stessa manovra è stata compiuta anche nel 2022.

Inoltre, durante gli accertamenti è stato scoperto che gli indagati hanno nascosto le scritture contabili e i documenti obbligatori da conservare, al fine di evadere le imposte sul reddito e sul valore aggiunto. Questo ha reso impossibile la ricostruzione dei redditi e del volume d’affari della società.

La Guardia di Finanza ha posto il vincolo giudiziario sui conti bancari, sugli immobili riconducibili alla società e agli indagati, nonché sulle quote societarie di questi ultimi.

Questo provvedimento rappresenta un importante passo nella lotta all’evasione fiscale, dimostrando che le autorità sono impegnate nel contrasto di comportamenti illeciti e nel recupero delle risorse finanziarie dello Stato.

L’importo sequestrato rappresenta una cifra significativa e potrebbe contribuire al bilancio dello Stato, consentendo di finanziare servizi e investimenti per il bene comune.

È fondamentale che queste azioni di controllo e sanzione vengano eseguite in maniera rigorosa e tempestiva, al fine di scoraggiare comportamenti illegali e garantire l’equità fiscale per tutti i cittadini e le imprese.

La società Unicom srls dovrà ora affrontare le conseguenze legali delle sue azioni, con la possibilità di subire sanzioni penali e amministrative.

Questo caso rappresenta un monito per tutte le imprese che tentano di eludere le leggi fiscali: le autorità sono vigili e determinate a contrastare l’evasione e garantire la corretta applicazione delle norme tributarie.

Solo attraverso un sistema fiscale equo e trasparente sarà possibile garantire lo sviluppo economico e sociale del Paese, creando le basi per una società più giusta e solidale.

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