L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Napoli ha portato alla luce una maxi truffa sui bonus edilizi. Le indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord hanno portato al sequestro di crediti per oltre 607 milioni di euro e coinvolgono 98 persone fisiche e giuridiche.

Le fiamme gialle di Frattamaggiore, che già lo scorso anno avevano scoperto circa 900 milioni di crediti fittizi per lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico mai realizzati, hanno ora sequestrato altri 600 milioni di euro. In totale, si parla di un miliardo e mezzo di euro, rendendo questa una delle più importanti operazioni a livello nazionale.

Secondo quanto contestato dalla Procura, si tratta di un sistema illegale, in cui lavori edilizi sarebbero stati eseguiti da società che in realtà svolgevano attività completamente diverse, come gelaterie, profumerie, sale giochi o commercio ambulante.

Inoltre, i rappresentanti legali delle aziende coinvolte, come ha rivelato il procuratore capo Maria Antonietta Troncone, erano percettori o richiedenti del reddito di cittadinanza. Nonostante ciò, sono riusciti a movimentare crediti fittizi per milioni di euro.

Uno degli indagati avrebbe addirittura ceduto crediti (per un valore superiore al milione di euro) mentre si trovava agli arresti domiciliari. Secondo la Guardia di Finanza, il sistema fraudolento avrebbe consentito di monetizzare crediti per 3 milioni e mezzo di euro, attraverso la negoziazione diretta con gli istituti finanziari.

Il procuratore Troncone ha sottolineato che con questa operazione è stata smascherata una truffa di rilevanza nazionale ai danni dello Stato, grazie al sequestro dei crediti presenti nei “cassetti fiscali” dei responsabili.

Questo ennesimo caso di frode mette in luce l’importanza di una stretta vigilanza e di controlli più rigorosi sui bonus edilizi, al fine di prevenire e contrastare fenomeni di illegalità che danneggiano l’economia e il bilancio dello Stato.

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