Il depotenziamento del SAUT di Piaggine, nel Cilento, ha sollevato diverse criticità e preoccupazioni tra i cittadini. Il consigliere regionale Aurelio Tommasetti e il sindaco Renato Pizzolante hanno presentato interrogazioni e esposti per chiedere spiegazioni alla Direzione Generale dell’Asl Salerno.

La risposta della Direzione Generale per la Tutela della salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario regionale ha sottolineato che il depotenziamento è dovuto alla mancanza di medici. Attualmente, operano nove medici tra le postazioni di Piaggine, Bellosguardo e Capaccio, ma sarebbe necessario un numero ottimale di sei unità per postazione per garantire la medicalizzazione completa.

L’Asl ha dichiarato che si è resa necessaria una riorganizzazione dei mezzi di emergenza sul territorio, non solo dei comuni citati, ma di tutta la provincia. Per far fronte alle esigenze della popolazione di Piaggine, è stata istituita un’auto medica che opererà a supporto delle ambulanze già dislocate nei comuni di Piaggine, Bellosguardo e Roccadaspide. Questo sistema, utilizzato anche in altre regioni italiane e nella maggior parte delle ASL della Campania, permette di distinguere tra interventi di maggiore e minore gravità e di utilizzare il medico quando necessario.

Tuttavia, le esperienze dei cittadini testimoniano che questa organizzazione non sempre riesce a soddisfare le loro esigenze. Un cittadino ha raccontato di essersi recato al SAUT di Piaggine per forti dolori addominali, ma gli operatori gli hanno detto di chiamare il 118. L’ambulanza è arrivata con solo personale infermieristico, non ritenendo il caso grave e non potendo somministrare un antidolorifico al paziente.

Questa esperienza evidenzia le criticità del sistema attuale e il fatto che i cittadini devono essere in grado di valutare da soli la gravità della propria situazione. Sono necessari interventi per migliorare l’organizzazione del servizio di emergenza e garantire una risposta adeguata alle esigenze della popolazione.

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