Una conferenza stampa affollatissima si è tenuta questa mattina. L’annuncio è stato quello di una mobilitazione e una manifestazione sotto la Asl il 19 dicembre.
Le famiglie di Villa dei Fiori, il Comitato diritto alla cura, Cittadinanzattiva, i Comuni di Bracigliano, Pagani e Roccapiemonte, i sindacati CISL e UIL hanno convocato la conferenza stampa aperta al pubblico. È stato un incontro che ha colpito nel profondo: sono state raccontate le storie dei 41 malati trasferiti in RSA.
Le storie sono incredibili, con sofferenze e patologie gravi, ma anche con risultati ottenuti grazie alle terapie specialistiche. La disperazione è palpabile perché la Asl ha deciso di interrompere tutto, di non curarli più.
Ci sarebbe da raccontare tutte e 41 le storie, ma è impossibile. Prendiamo ad esempio quella di Cesare Buongiovanni. Lui soffre di encefalite virale realizzante, con gravi deficit delle funzioni mentali, tetraparesi, afasia, agitazione psicomotoria, incontinenza, gravi disturbi psichici e comportamentali, coprofagia e picacismo. Chiunque capirebbe che non può essere messo in una RSA. Ma è successo. Una commissione (irregolare) composta da una fisiatra, un terapista e un infermiere ha deciso in 20 minuti che Cesare deve andare in RSA.
Lui e tutti gli altri. “Tutti, in modo illegittimo, contro il parere dei familiari, contro il parere del medico curante, contro il parere dell’équipe che li aveva in cura. Non si può fare, ma è stato fatto”, ha spiegato un rappresentante delle famiglie di Villa dei Fiori. “Una scelta scellerata, un’esecuzione”, ha detto un familiare di Raffaella e Lucia, due sorelle disabili gravissime che hanno avuto la stessa sorte.
Le testimonianze dei familiari sono state spaventose. Come quella di un avvocato, padre di Gabriele. “Mio figlio è affetto da patologie molto gravi. Quando è entrato a Villa dei Fiori stava malissimo, non dormiva mai, non era autonomo in nulla. Ora sta meglio, è sereno, mangia da solo e quando viene a casa non vede l’ora di tornare a Villa dei Fiori. Con il passaggio in RSA tutto questo andrà perso, tornerà a stare male.
Per risparmiare qualche euro vogliono mandare a morte i nostri figli. Queste persone per loro non valgono nulla ma per noi sono la nostra vita. Per loro ci batteremo fino all’ultimo”, ha detto un familiare. I professionisti dei centri hanno spiegato che “ci stanno accerchiando con l’obiettivo di cancellare la riabilitazione residenziale, eliminare questo diritto alla cura e trasformare tutto in RSA. Vogliono costringere i centri a cedere, metterli in condizioni economiche e di personale insostenibili per esasperarli e portarli ad abbandonare questi malati al loro destino. Ma non lo faremo”.
Oltre ai familiari e agli operatori, sono intervenuti Anna Rita Ruggiero del Comitato diritto alla Cura, i sindaci di Pagani e Roccapiemonte, il consigliere regionale Aurelio Tomassetti, i rappresentanti dei sindacati De Sio e Paduano e il consigliere comunale D’Acunzi. Ai sindacati è stato chiesto con forza un impegno più deciso per difendere i malati e tutti i lavoratori che perderanno il posto di lavoro con i passaggi in RSA. “Dovete scioperare”, è stato detto loro con forza.
Alla fine è stato annunciata una grande mobilitazione con una manifestazione da tenere sotto la ASL il 19 dicembre. “Vogliamo andare a fare gli auguri ai dirigenti della ASL, vogliamo augurare loro di passare un Natale come quello che faranno passare a noi”, ha detto un familiare. Il Natale di queste famiglie non sarà sereno, ma sarà un Natale di lotta, a partire dal 19 dicembre davanti alla sede della ASL.

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