Benevento. Silvio, 34 anni, e Vincenzo, 31 anni, sono stati processati per un’indagine condotta dalla DDA.
Entrambi si sono sottoposti all’esame, respingendo le accuse. Hanno ammesso di aver litigato con il proprietario di un bar e di aver danneggiato alcune auto in transito: comportamenti che hanno cercato di spiegare con le precarie condizioni in cui si trovavano al momento dei fatti, a causa dell’assunzione di alcol e droga.
Questa è stata la ricostruzione offerta da Silvio Iadanza, 34 anni, e Vincenzo Marcello Iadanza, 31 anni, i fratelli di Montesarchio che sono stati arrestati il 12 luglio 2022 nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla DDA di Napoli e dai Carabinieri della Compagnia Caudina. Sono accusati di estorsione, anche tentata, danneggiamento, minaccia e tentata rapina, con l’aggravante del metodo camorristico.
Difesi dall’avvocato Mario Cecere, sono considerati responsabili di diversi episodi, a cominciare da quello del 7 marzo 2021, quando secondo gli inquirenti sarebbero entrati in un bar e, fingendo di essere coloro che comandavano nella zona, avrebbero “invitato” i proprietari a offrirgli da bere, minacciandoli di picchiarli e distruggere il locale in caso contrario. Dopo aver consumato due amari e altrettanti succhi di frutta, avrebbero insistito nella loro richiesta e distrutto alcuni tavolini e sedie.
L’altro episodio si sarebbe verificato sempre il 7 marzo, nella stessa giornata e a Montesarchio, in una pizzeria, dove i proprietari sarebbero stati costretti ad offrire due pizze come segno di riconoscimento per la protezione che avrebbero garantito loro in seguito a un tentativo di incendio dell’attività.
Due episodi, che si sarebbero verificati ancora il 7 marzo, riguardano una minaccia rivolta a una coppia che si trovava in auto e un tentato rapimento di cui sarebbe stato vittima il conducente di un’Alfa Mito. Sarebbe stato bloccato lungo via Napoli. “Fermati, ci piace questa macchina”, gli avrebbero urlato, estraendo un coltello e intimandogli di scendere. L’aggressione non è riuscita a causa della reazione della vittima.
Infine, un’altra accusa di minaccia, questa volta rivolta a due condomini, anche con il lancio di una pietra che ha rotto un vetro del balcone della loro abitazione. Era il 28 febbraio 2021. L’11 gennaio, dopo una deposizione per la quale è stata disposta l’accompagnamento coattivo, si è tenuta la requisitoria del PM, le arringhe della difesa e la sentenza del Tribunale.