Una giornata a porte chiuse e una multa di 5mila euro: questa è la pena inflitta alle squadre di calcio Casertana e Foggia dal giudice sportivo a seguito degli scontri avvenuti lunedì sera. Le due squadre giocheranno senza tifosi la loro prossima partita casalinga dopo la pubblicazione del comunicato di ieri. La Casertana potrà accogliere i suoi tifosi regolarmente il 18 dicembre, quando affronterà il Giugliano, mentre il Foggia giocherà a porte chiuse contro il Monterosi. Tuttavia, sono attese ulteriori determinazioni da parte del Casms, che potrebbe vietare ai tifosi casertani di assistere alla partita di domani a Picerno. L’Osservatorio del Ministero potrebbe imporre ulteriori restrizioni per le prossime partite di Casertana e Foggia, ma le determinazioni settimanali per le partite del prossimo weekend non sono ancora arrivate.

Nel frattempo, dopo la denuncia del tifoso casertano ferito negli scontri con i tifosi foggiani, gli investigatori stanno lavorando per identificare i responsabili degli incidenti. Il questore Andrea Grassi ha dichiarato che arriveranno altre denunce e Daspo. In collaborazione con la Questura di Foggia, si sta procedendo all’identificazione dei tifosi anche attraverso i video delle telecamere di sorveglianza. Saranno verificate le condotte che potrebbero costituire reato, tra cui la resistenza e le lesioni a pubblico ufficiale, il possesso di oggetti contundenti, lo scavalcamento e il lancio pericoloso di oggetti. Non solo fumogeni: all’interno dello stadio sono stati trovati bulloni, pezzi di mattonella e un rubinetto, utilizzati come proiettili dalle tifoserie. I video degli scontri, diffusi anche sui social, sono al vaglio degli inquirenti.

Tra le due tifoserie c’è stata una guerra sui social, con accuse reciproche, fin dalla sera di lunedì. Anche parole di incitamento alla violenza sono state pronunciate, in contrasto con quelle dei tifosi più moderati che si sono sentiti danneggiati dagli incidenti. Tra i tifosi casertani, molte lamentele riguardano l’attesa prolungata per lasciare l’area della città tra Falciano, San Clemente e parco Cerasole, o per recuperare le auto parcheggiate in quella zona, dovuta all’accompagnamento dei tifosi foggiani fuori dallo stadio. Anche l’operato delle forze dell’ordine è stato criticato: sui social si ritiene che si potesse fare di più per evitare o ridurre la gravità degli scontri. Anche il servizio d’ordine è finito nel mirino delle critiche, ma ciò non cancella la gravità dei comportamenti violenti. La Casertana e il Foggia pagheranno a caro prezzo quanto accaduto lunedì, anche in termini economici. Non si fa riferimento solo alla multa di 5mila euro, ma anche alle perdite di incasso dalla biglietteria. A Caserta, la percentuale di abbonati è inferiore al 20% della capacità totale dei settori dello stadio destinati ai tifosi locali. Con lo stadio quasi sempre pieno a causa dell’ottima classifica dei falchetti, anche una sola partita a porte chiuse comporta perdite di diverse decine di migliaia di euro. Gli abbonati che hanno già pagato la quota per la partita non potranno assistere alla gara contro il Messina. Un peccato, ma anche un campanello d’allarme per il futuro.

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