Gilda e i legami con i narcos, i misteri della 32enne di Ercolano morta suicida in carcere a Parigi

Le autorità francesi hanno classificato come suicidio la morte di Gilda Ammendola, la 32enne originaria di Ercolano trovata senza vita nel carcere parigino di Fleyry-Merogis lo scorso 22 gennaio. Tuttavia, sono necessari ulteriori approfondimenti investigativi riguardo alla sua presunta appartenenza a un’organizzazione di traffico di droga.

Il giudice per le indagini preliminari di Napoli ha emesso un’ordinanza relativa a un presunto narcotraffico internazionale, in cui si descrive Gilda Ammendola come colei che si occupava di reclutare corrieri per l’organizzazione. La DDA e la Guardia di Finanza di Napoli sono coinvolte nell’indagine.

Gilda Ammendola venne arrestata il 10 luglio 2021 all’aeroporto di Parigi insieme a un’altra persona proveniente dallo Zambia. Nei bagagli vennero trovati 9 chilogrammi di eroina. Fu rilasciata su cauzione e sottoposta a processo. All’inizio di gennaio 2023, fu riportata in carcere dove morì due settimane dopo.

Dall’autopsia eseguita in Francia è emerso che si era tolta la vita, ma la sua famiglia non ha mai creduto a questa versione dei fatti. La Procura di Roma sta indagando sulla morte di Gilda e ha richiesto e ottenuto una nuova autopsia. Si attendono i risultati degli accertamenti.

Il giorno della sua morte, Gilda appariva serena e determinata a tornare in Italia per abbracciare la sua piccola figlia. La famiglia ritiene che il suo stato d’animo non sia compatibile con il suicidio.

La vicenda di Gilda Ammendola solleva molti interrogativi e richiede ulteriori indagini per fare chiarezza sulla sua morte e sui suoi legami con il narcotraffico internazionale.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui