La penisola sorrentina e la costiera amalfitana sono due luoghi da sogno che affascinano l’immaginario collettivo. Ogni anno, milioni di viaggiatori si dirigono verso queste località turistiche, che sono così vicine tra loro ma allo stesso tempo così distanti. L’unica strada che le collega è la statale 163, considerata una delle strade più suggestive al mondo. Tuttavia, questa strada è anche molto fragile. È un percorso affascinante che si snoda lungo la parete rocciosa dei monti Lattari e si tuffa nel mare cristallino del golfo di Salerno. Questa parete di pietra calcarea rappresenta una costante minaccia a causa delle frane e degli smottamenti che si sono verificati nel corso degli anni. Per questo motivo, sono state posizionate reti paramassi lungo quasi tutto il percorso che collega Piano di Sorrento a Positano, attraversando una zona che appartiene al territorio di Vico Equense. Proprio qui, l’altra sera, si è verificato l’ennesimo crollo. Un grosso pezzo di roccia si è staccato dalla montagna e si è riversato sulla strada nonostante la presenza delle reti di protezione.
Fortunatamente, non ci sono state vittime né feriti. Tuttavia, se il masso avesse colpito un’auto o uno scooter in transito, avrebbe causato ingenti danni. Questo incidente ha fatto scattare l’allarme e ha suscitato il timore di ulteriori cedimenti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e il personale di Anas. La strada è stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni con l’utilizzo di new jersey. Ieri mattina, una squadra di rocciatori dell’azienda competente sulle strade statali è intervenuta per rimuovere il materiale roccioso e gli alberi instabili lungo una parte consistente della parete rocciosa che si trova nelle proprietà private. Durante le operazioni di messa in sicurezza, i sindaci di Piano di Sorrento, Vico Equense e Positano, rispettivamente Salvatore Cappiello, Giuseppe Aiello e Giuseppe Guida, hanno effettuato un sopralluogo e hanno elogiato l’intervento tempestivo di Anas. La popolazione di Positano è stata particolarmente colpita dalla chiusura della statale, essendo rimasta isolata per quasi 24 ore. Tuttavia, ieri sera, intorno alle 18, Anas ha riaperto la strada, anche se è stato istituito un restringimento per consentire ulteriori verifiche e interventi di messa in sicurezza da parte delle ditte proprietarie dei costoni rocciosi.
Sempre ieri mattina, a Sorrento, sono iniziate le operazioni di mitigazione del rischio legato al costone tufaceo che sovrasta l’area degli stabilimenti balneari di Marina Piccola, nella località di San Francesco. Questo intervento fa parte di un progetto più ampio di manutenzione dei versanti, delle opere marittime e delle scogliere lungo la costa. La parete rocciosa che caratterizza il litorale di Sorrento presenta diverse criticità a causa delle fratture nel tufo grigio, che tendono ad ampliarsi a causa dell’azione delle radici della vegetazione spontanea, delle intemperie e del flusso delle acque meteoriche. I lavori si concentrano su tre aree specifiche: la parte sotto il cosiddetto “Fortino di Sant’Antonino”, quella sotto il belvedere della villa comunale e infine quella vicino alla balaustra di piazza della Vittoria. Durante l’intero periodo dei lavori, che dovrebbero concludersi entro 15 giorni, il sindaco Massimo Coppola ha emesso un’ordinanza che vieta l’accesso al percorso pedonale sotto i costoni e sospende il servizio di collegamento tramite ascensori tra la villa comunale e Marina Piccola.

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