Un uomo di 49 anni di Bellona è finito davanti ai giudici per maltrattamenti, violenza sessuale e violazione degli obblighi di assistenza familiare nei confronti della sua ex moglie. Durante l’interrogatorio, l’imputato ha negato tutte le accuse, ammettendo solo la violazione degli obblighi di assistenza familiare. Ha dichiarato di essere stato in difficoltà economica e di non poter dare soldi alla sua ex moglie, nonostante avesse ricevuto un corrispettivo di circa 100.000 euro per la vendita di un immobile di famiglia. Il presidente del collegio ha espresso dubbi su questa affermazione, considerando che l’imputato aveva una disponibilità economica tale da poter garantire il mantenimento della sua ex moglie. L’imputato ha ammesso di aver reinvestito tutto il capitale e che tali investimenti si sono rivelati un fallimento. La difesa presenterà i testimoni a fine gennaio. Secondo quanto ricostruito, l’imputato aveva un atteggiamento prevaricatore ed umiliante nei confronti della sua ex moglie, controllandola e diventando violento quando sentiva minacciato il suo senso di controllo. L’episodio di violenza sessuale si è verificato nel mese di aprile 2016 e la donna ha trovato il coraggio di denunciarlo alla madre e a due amiche. Le parti offese si sono costituite come parti civili rappresentate dall’avvocato Giuseppe Conte, mentre l’imputato è difeso dall’avvocato Filippo Barberi Spirito.

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