Le bombe sono tornate a far parlare di sé. Durante le festività natalizie, i criminali sembrano essere determinati a fare il “pieno”. Così, nella notte tra venerdì e sabato, è stata posizionata una bomba davanti alla banca Unicredit di viale Carlo III di Borbone. L’esplosione, avvenuta intorno alle due di notte, ha svegliato i residenti di tutta la zona. Era da anni che non si sentiva parlare di attentati. Quest’ultimo è avvenuto vicino a un hotel, a metà strada tra San Nicola la Strada e Capodrise, ma l’esplosione è stata udita a oltre cinquecento metri di distanza. L’unica fortuna, se così si può dire, è che i ladri sono rimasti a mani vuote. Nonostante l’esplosione abbia distrutto lo sportello Atm esterno alla banca, i malviventi non sono riusciti a prendere i soldi: sono stati interrotti da alcune persone che si sono affacciate ai balconi. Nel frattempo, sono arrivate sul posto le volanti della questura di Caserta. Le indagini sono subito iniziate e si sta cercando di capire se a agire sia stata una banda specializzata.

Di certo, il gruppo era composto da tre persone: le immagini delle telecamere esterne di alcuni negozi hanno individuato tre ladri arrivati sul posto a bordo di un’auto. Ieri, i responsabili della banca hanno richiesto e ottenuto un aumento dei livelli di sicurezza, sia di giorno che di notte. Ma eventi come questi, quasi alle porte di Caserta, non si vedevano più dall’Epifania del 1997, quando il killer Giuseppe Setola, all’epoca ancora un esecutore di ordini, e altri affiliati provenienti da Casal di Principe, fecero esplodere delle bombe davanti ai negozi di viale Carlo III per costringere i commercianti a pagare il “pizzo”. Grazie alla collaborazione di alcune vittime, i cosiddetti “bombaroli” furono individuati e processati. La situazione è diversa per il tentativo di furto di denaro all’Atm della banca di Capodrise: sembrerebbe essere opera di ladri e non di camorristi, anche se al momento non viene esclusa nessuna pista. Gli esperti scientifici della polizia di Caserta hanno prelevato tracce di polvere da sparo e di liquido infiammabile, utilizzato dalla banda per far saltare in aria lo sportello. La banca ha poi coperto lo sportello con una lastra in acciaio per evitare ulteriori incursioni. I danni ammontano a circa cinquemila euro, escluse le spese accessorie. La denuncia è stata presentata ieri dal direttore della filiale di Capodrise: nella stessa serata sono stati segnalati altri tentativi di furto nella provincia di Caserta. Si sta cercando di capire se l’attacco alla banca sia collegato a un altro attentato incendiario avvenuto la settimana scorsa davanti a un supermercato di via Ferrarecce a Caserta. Le indagini sono in corso e la polizia di Stato non vuole lasciare nulla al caso. Di certo, negli ultimi tempi, gli episodi di esplosioni sono in aumento.

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