Il costo del parcheggio al mercato cittadino di Caserta e la mancanza di agevolazioni per gli acquisti rapidi stanno suscitando malcontento tra i residenti. Prima della pandemia, i negozianti fornivano un ticket gratuito per il parcheggio, consentendo ai clienti di sostare brevemente senza pagare la tariffa minima di 70 centesimi. Tuttavia, questa pratica sembra essere stata abbandonata, lasciando i cittadini a chiedersi chi e perché abbia preso questa decisione.

La questione principale riguarda la possibilità di pagare il parcheggio in modo frazionato, permettendo ai cittadini di evitare la tariffa minima anche per soste brevi, come quelle necessarie per fare veloci acquisti al mercato coperto. Il residente che ha sollevato la questione si chiede se si tratti di un caso di ingiustizia o sopruso, utilizzando il termine colloquiale “arraffa-arraffa”.

La richiesta è rivolta al Comune, affinché le istituzioni locali si facciano sentire su questa questione che sta generando malcontento tra i cittadini. La trasparenza e la comunicazione sono fondamentali per mantenere un rapporto costruttivo tra la pubblica amministrazione e i residenti.

Nel frattempo, in attesa di una risposta o di un chiarimento da parte delle autorità locali, il cittadino esprime il proprio disagio e invita il Comune a prendere posizione su questa problematica che influisce direttamente sulla vita quotidiana dei cittadini casertani.

Sembra che il costo del parcheggio al mercato cittadino di Caserta e la mancanza di agevolazioni stiano suscitando malcontento tra i residenti. Prima della pandemia, i negozianti fornivano un ticket gratuito per il parcheggio, consentendo ai clienti di sostare brevemente senza pagare la tariffa minima di 70 centesimi. Tuttavia, questa pratica sembra essere stata abbandonata, lasciando i cittadini a chiedersi chi e perché abbia preso questa decisione.

La questione principale riguarda la possibilità di pagare il parcheggio in modo frazionato, permettendo ai cittadini di evitare la tariffa minima anche per soste brevi, come quelle necessarie per fare veloci acquisti al mercato coperto. Il residente che ha sollevato la questione si chiede se si tratti di un caso di ingiustizia o sopruso, utilizzando il termine colloquiale “arraffa-arraffa”.

La richiesta è rivolta al Comune, affinché le istituzioni locali si facciano sentire su questa questione che sta generando malcontento tra i cittadini. La trasparenza e la comunicazione sono fondamentali per mantenere un rapporto costruttivo tra la pubblica amministrazione e i residenti.

Nel frattempo, in attesa di una risposta o di un chiarimento da parte delle autorità locali, il cittadino esprime il proprio disagio e invita il Comune a prendere posizione su questa problematica che influisce direttamente sulla vita quotidiana dei cittadini casertani.

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