Vicedirettore Pam: 9 famiglie su 10 non mangiano tutti i giorni

Una notizia allarmante arriva dall’Onu riguardo alla situazione nella Striscia di Gaza. Secondo il vicedirettore del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Pam), Carl Skau, metà della popolazione di Gaza sta morendo di fame a causa dei continui combattimenti tra Hamas e Israele. Skau afferma che solo una piccola parte degli aiuti necessari riesce ad arrivare nella Striscia e che nove famiglie su dieci non riescono a mangiare tutti i giorni. Le condizioni a Gaza rendono le consegne di aiuti umanitari quasi impossibili. Skau ha raccontato di aver vissuto momenti di paura, caos e disperazione durante il suo viaggio nella regione, testimoniando la confusione nei magazzini, nei punti di distribuzione affollati e nei supermercati con gli scaffali vuoti. Nonostante un breve cessate il fuoco e le pressioni internazionali, la situazione umanitaria a Gaza rimane drammatica e urge un secondo valico di frontiera per soddisfare la domanda di cibo. È inaccettabile che nove famiglie su dieci trascorrano intere giornate senza cibo.

Dall’altro lato, fonti israeliane sostengono che la guerra a Gaza potrebbe durare ancora due mesi. Queste fonti prevedono che dopo questo periodo non ci sarà un cessate il fuoco, ma operazioni localizzate condotte da forze vicine alla Striscia. Durante questi due mesi, ci saranno tentativi di concludere accordi per il rilascio di ostaggi. Inoltre, l’esercito israeliano permetterà ad alcuni residenti di Gaza di tornare alle loro case, una richiesta avanzata dagli Stati Uniti e considerata una necessità operativa. Queste previsioni smentiscono le speranze di una soluzione immediata al conflitto e indicano una prolungata sofferenza per la popolazione di Gaza.

La situazione a Gaza è drammatica e richiede un intervento urgente da parte della comunità internazionale. È inaccettabile che le persone soffrano la fame e vivano in condizioni igieniche precarie a causa dei combattimenti in corso. È necessario garantire l’accesso agli aiuti umanitari e promuovere una soluzione politica che ponga fine al conflitto tra Hamas e Israele. Ogni giorno che passa senza un intervento adeguato, il numero di persone che muoiono di fame aumenta e la situazione diventa sempre più insostenibile. È responsabilità di tutti fare tutto il possibile per porre fine a questa tragedia umanitaria.

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