Il macabro ritrovamento di un cadavere in avanzato stato di decomposizione ha sconvolto la città di Mondragone. Una donna di 77 anni, Concetta Infante, è stata trovata chiusa in un baule all’interno del suo appartamento. La scoperta è stata fatta dalla figlia, preoccupata perché non aveva più notizie della madre da tempo.

Immediatamente è stato dato l’allarme e sono intervenuti i carabinieri, insieme al personale medico. Il corpo della donna era in uno stato di decomposizione avanzato, e i primi accertamenti indicano che la morte risalga a almeno un mese o un mese e mezzo fa. Sarà necessario attendere l’autopsia per avere certezze.

L’appartamento è stato posto sotto sequestro e la figlia che viveva con la vittima è stata trasferita in un albergo della città. Le indagini sono in corso per scoprire la causa della morte e se si tratti di un omicidio o di morte naturale tenuta nascosta per motivi economici, al fine di continuare a percepire la pensione della donna.

Gli inquirenti stanno concentrando le loro attenzioni sulla cerchia familiare e sulle conoscenze di Concetta. La donna, originaria di Portici, ha vissuto per anni a Pescara prima di trasferirsi a Mondragone. I carabinieri stanno ricostruendo i suoi contatti e le sue amicizie per cercare di fare luce su quanto accaduto.

Il degrado e l’abbandono dei palazzi in cui la donna viveva sono stati sottolineati dal sindaco di Mondragone, Francesco Lavanga, che ha definito l’accaduto come un “dramma dell’emarginazione sociale e della solitudine”. Questi edifici, un tempo destinati a diventare case vacanze, sono ora abitati principalmente da una comunità di immigrati bulgari di origine rom, spesso sfruttati come lavoratori agricoli.

L’intera città è stata colpita da questa tragica scoperta, soprattutto in vista delle imminenti festività natalizie. Le indagini sono ancora in corso per risolvere questo mistero e far luce su ciò che è accaduto a Concetta Infante.

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