Indagine aperta su Port’Alba: alla ricerca delle responsabilità per il degrado dell’arco seicentesco. La Procura si muove per fare luce sulla situazione e trovare una soluzione per il rilancio di questo antico varco nel cuore della città. La polizia municipale e i carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Napoli sono coinvolti nell’inchiesta, ognuno con il proprio approccio ma con l’obiettivo comune di stabilire le responsabilità del degrado e trovare una soluzione.

Il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli ha coordinato un sopralluogo congiunto per distinguere le competenze nella gestione di questo spaccato urbanistico unico al mondo. Si cerca di capire chi aveva la responsabilità di intervenire e non lo ha fatto. Il varco di Port’Alba, che separa le due città degli antichi mercati e delle botteghe di artigianato, è un ibrido tra proprietà pubblica e privata. Ci sono contenziosi in corso tra le due parti per la riqualificazione del varco.

Le indagini coinvolgono anche segnalazioni e richieste di intervento che sono state ignorate negli anni. Sono stati riscontrati segnali di smottamento, infiltrazioni, cedimenti e crolli di parete. È stata piazzata una rete di contenimento per evitare danni ai passanti, ma si vuole sapere quando è stata apportata questa modifica e chi si occupa della manutenzione. Gli inquirenti dovranno acquisire documenti e relazioni dagli uffici comunali e dalla Sovrintendenza per fare chiarezza sulla gestione di Port’Alba.

Port’Alba è un luogo identitario per Napoli e ha visto il rilancio del centro storico negli anni ’90. È anche una zona di interesse immobiliare legato alla ristorazione e al turismo. Il nucleo tutela patrimonio culturale di Napoli ha effettuato diversi interventi nella zona, sempre con l’obiettivo di definire le responsabilità tra pubblico e privato e mettere in sicurezza il patrimonio. La Procura potrebbe disporre una perizia per valutare i danni causati dalla stasi amministrativa.

Questa indagine fa parte di una strategia più ampia che coinvolge anche altri monumenti del centro cittadino. La Procura sta verificando le procedure legate al restauro del Conservatorio, un altro punto di interesse sollevato recentemente da Il Mattino. Sarà necessario accertare i progetti e i finanziamenti disponibili per il restauro del Conservatorio.

La vicenda di Port’Alba è solo una delle tante indagini in corso per tutelare il patrimonio artistico e monumentale di Napoli. Si attendono ora le informative di polizia giudiziaria per i prossimi passi dell’inchiesta.

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