Il caso del Daspo emesso dalla Questura di Caserta per il tifoso Michele S. ha preso una svolta inaspettata. Inizialmente, il giovane era stato condannato in primo grado a un anno di divieto di accesso agli stadi e a una multa di 10mila euro. Tuttavia, la Corte d’Appello ha recentemente ribaltato questa sentenza, assolvendo il tifoso.
La vicenda si è verificata durante la partita tra Foggia e Casertana, che si è svolta nel 2021. Michele S. si è presentato alla questura con un ritardo di 20 minuti, violando così il Daspo che gli impediva di avvicinarsi agli stadi per un periodo di 5 anni. Nonostante ciò, la Corte d’Appello ha ritenuto che, indipendentemente dal ritardo, il tifoso non avrebbe comunque potuto accedere allo stadio, poiché la partita si svolgeva in trasferta.
Questa nuova decisione ha sollevato diverse discussioni riguardo alla validità e all’applicazione delle misure restrittive nei confronti dei tifosi. Da un lato, c’è chi sostiene che le sanzioni debbano essere applicate senza eccezioni, in modo da garantire la sicurezza negli stadi e prevenire eventuali episodi di violenza. Dall’altro lato, ci sono coloro che ritengono che le restrizioni debbano essere valutate caso per caso, tenendo conto delle circostanze specifiche.
In questo caso, la Corte d’Appello ha ritenuto che il Daspo emesso nei confronti di Michele S. non fosse giustificato, considerando che il tifoso non avrebbe potuto accedere allo stadio, indipendentemente dal ritardo. Questa decisione potrebbe aprire la strada a una maggiore attenzione nella valutazione delle misure restrittive nei confronti dei tifosi, al fine di evitare ingiustizie e sanzioni eccessive.
Resta da vedere se questa decisione avrà un impatto significativo sulle future sentenze riguardanti i Daspo e se porterà a una revisione delle politiche di sicurezza negli stadi. Nel frattempo, il caso di Michele S. rappresenta un esempio di come una sentenza possa essere ribaltata in base alle circostanze specifiche, dimostrando l’importanza di una valutazione accurata e imparziale dei casi di violazione delle misure restrittive.