L’appello del senatore di Fratelli d’Italia dopo la morte del piccolo Leone
La tragica storia del piccolo Leone, un gattino scuoiato vivo e abbandonato agonizzante per strada, ha profondamente toccato la provincia di Salerno. Dopo giorni di sofferenza, il gattino non ce l’ha fatta. La condanna da parte dei cittadini e dell’amministrazione di Angri è stata durissima e viene lanciato un appello: “Chi sa qualcosa, parli!”
Anche il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, parlamentare del collegio salernitano, si è espresso in merito a quanto accaduto, chiedendo di inasprire ulteriormente le pene per chi commette reati contro gli animali.
“La crudeltà e l’efferatezza con cui un povero gatto è stato scuoiato vivo e lasciato agonizzante per strada a Cava de’ Tirreni è davvero inspiegabile, incomprensibile”, dichiara il senatore Iannone. “Purtroppo il gattino non ce l’ha fatta ed è morto. Questa vicenda incredibile merita una seria riflessione politica sul problema persistente del maltrattamento degli animali e sullo scarso valore attribuito alla loro vita. Le condanne sono ancora troppo poche e irrisorie, soprattutto per coloro che infliggono dolore agli animali per puro piacere. Sono veri malati mentali che dovrebbero essere puniti in modo più serio, poiché questa devianza, probabilmente causata dal fatto che essi stessi sono vittime di violenza, potrebbe essere potenzialmente pericolosa anche per gli esseri umani. Pertanto, è necessario inasprire ulteriormente le pene per coloro che commettono reati contro gli animali. Purtroppo, la stragrande maggioranza delle denunce per uccisione di animali rimane a carico di persone sconosciute.”