Un’indagine è stata aperta per la morte di Concetta Infante, una donna di 77 anni il cui corpo è stato trovato in avanzato stato di decomposizione all’interno di un baule nel suo appartamento a Mondragone. La figlia convivente della donna, Maddalena, è stata iscritta nel registro degli indagati per occultamento di cadavere. Tuttavia, la sua posizione potrebbe aggravarsi in base alle indagini e all’autopsia che dovrà determinare le cause della morte. Maddalena avrebbe nascosto il corpo della madre, affermando che era morta a causa di un incidente domestico, forse perché non aveva i soldi per il funerale o forse per continuare a riscuotere la pensione dell’anziana madre.

Ci sono ancora molti punti oscuri riguardo a cosa sia accaduto nell’appartamento al decimo piano del palazzo dove le due donne vivevano da alcuni anni. Concetta Infante, originaria di Portici ma trasferitasi a Pescara dopo aver vissuto a Torre del Greco, aveva espresso il desiderio di tornare in una zona vicina alla sua città natale, forse per riprendersi dalla depressione. L’indagine aperta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e condotta dai carabinieri di Mondragone cercherà di fare chiarezza su questi punti oscuri, ascoltando parenti e conoscenti delle due donne. Secondo quanto raccontato dall’indagata ai carabinieri, la morte della madre sarebbe avvenuta almeno un mese fa, quando sarebbe caduta vicino alla porta d’ingresso e avrebbe battuto la testa. La figlia l’avrebbe poi trascinata sul letto senza chiamare i soccorsi. L’anziana sarebbe morta dopo due giorni di agonia. Avrebbe potuto salvarsi se fosse stata soccorsa in tempo? A questo punto, Maddalena avrebbe avvolto il cadavere della madre in una coperta e l’avrebbe chiuso in un baule sigillato con del nastro isolante, conservandolo nella stessa camera. Questo gesto sarebbe stato motivato dalla mancanza di soldi per il funerale, secondo quanto raccontato da Maddalena ai carabinieri al momento del ritrovamento. Durante l’interrogatorio con il pm Albruzio Ricciardiello, la donna ha deciso di non rispondere alle domande. Per ora, si è trasferita in un hotel perché l’appartamento è stato sequestrato. Dopo i rilievi scientifici eseguiti subito dopo la scoperta, i carabinieri sono tornati ieri per acquisire altri elementi utili alle indagini, come i documenti relativi alla pensione della vittima. Le ultime due rate sono state regolarmente incassate, forse dalla figlia convivente. È probabile che avrebbe continuato a farlo se la sorella, che vive ancora a Pescara, non si fosse insospettita. Da settimane non riusciva a parlare con la madre, ma Maddalena le impediva ogni contatto, dando scuse come “non si sente bene” o “non può rispondere”. Nel frattempo, la sorella riceveva messaggi dal cellulare della madre in cui diceva che stava bene ma non poteva parlare. Sabato, la sorella si è recata a via Razzino. L’odore sgradevole che ha sentito appena entrata ha fugato ogni dubbio sulla sorte della madre. La sorella ha cercato di impedirle di lasciare l’appartamento, ma lei ha avvisato il compagno che ha chiamato i carabinieri di Pescara, che hanno poi passato la chiamata ai colleghi di Mondragone, intervenuti immediatamente. L’autopsia è prevista per oggi. Ci sono ancora molti aspetti da chiarire: è stato veramente un incidente domestico? Quando è morta Concetta? C’è stata violenza? Lo scenario potrebbe cambiare radicalmente le ipotesi di reato e lo sviluppo delle indagini di questo giallo, per ora solo parzialmente risolto.

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