Scandalo nella Valle del Sele: sacerdote fuggito con una parrocchiana a Oliveto Citra. La notizia ha lasciato i fedeli sgomenti, soprattutto perché hanno trovato la chiesa chiusa senza alcun avviso. Il sacerdote in questione, originario di Eboli, ha confessato di essere innamorato di una sua fedele di Battipaglia e di aver deciso di fuggire con lei. Nonostante le voci circolassero da tempo, nessuno si aspettava un gesto del genere.
Questo episodio si aggiunge alla serie di notizie spinose che coinvolgono la Chiesa italiana in questo periodo natalizio. Recentemente, abbiamo assistito alla conversione di un ex modello, considerato il più bello d’Italia, che ha deciso di prendere i voti e diventare prete. Ora, siamo di fronte a un remake del celebre romanzo “Uccelli di rovo”.
In difesa del sacerdote fuggito è intervenuto uno dei parrocchiani, Dorino Prosapio, che ha voluto sottolineare la bontà e la disponibilità dell’uomo. Secondo Prosapio, il sacerdote è una persona perbene e squisita, sempre presente nelle attività della parrocchia. Ritiene che le voci che si stanno diffondendo siano ingiuste e che il caos creato sia frutto di malelingue.
Tuttavia, c’è anche chi sostiene che il sacerdote abbia chiesto la rinuncia al sacerdozio a causa delle difficoltà nel gestire la situazione complessa in cui si è trovato. Non aveva esperienza come parroco e non è riuscito a far fronte alla situazione.
La Curia, ovviamente, ha dovuto intervenire immediatamente per non lasciare la parrocchia scoperta durante il periodo natalizio, ricco di liturgie e preparativi. Un altro sacerdote è stato incaricato di sostituire il collega fuggito, garantendo così il regolare svolgimento delle attività religiose.
Questo scandalo mette in luce una volta di più le difficoltà e le sfide che la Chiesa italiana sta affrontando. È necessario fare un’attenta riflessione su come gestire situazioni delicate come queste e garantire che i fedeli non vengano lasciati senza un punto di riferimento spirituale.