Il rinvenimento di sostanze stupefacenti all’interno dei pacchi destinati ai detenuti è purtroppo un evento che si ripete spesso nelle carceri italiane. Questa volta, sono stati trovati circa 14 panetti di droga ben nascosti in un contenitore di plastica contenente della carne. È grazie alla scrupolosità, all’attenzione e alla professionalità del personale di Polizia Penitenziaria che si è riusciti a fermare questa ennesima circolazione illegale di droga, nonostante le difficoltà legate alla carenza di personale.
Il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Donato Capace, sottolinea che circa il 30% dei detenuti italiani è tossicodipendente e che più del 20% degli stranieri ha problemi di droga. Nonostante l’Italia abbia una legislazione all’avanguardia per permettere ai tossicodipendenti di scontare la pena all’esterno, il numero di drogati detenuti nelle carceri è ancora molto alto.
La Polizia Penitenziaria combatte ogni giorno una battaglia silenziosa per evitare che lo spaccio di droga si diffonda sempre di più all’interno delle carceri italiane, considerando anche il grande numero di tossicodipendenti tra i detenuti. Le sostanze più diffuse e sequestrate sono hashish, cocaina, eroina, marijuana e subutex, una droga sintetica utilizzata anche presso i servizi di recupero per i tossicodipendenti in trattamento. È evidente che l’azione di contrasto, diffusione e consumo di droga in carcere richiede l’importante impegno della Polizia Penitenziaria, che si avvale anche delle proprie unità cinofile. L’attività di intelligence e controllo delle carceri svolta dalla Polizia Penitenziaria diventa quindi fondamentale.
Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ritiene preferibile che i detenuti tossicodipendenti, spesso condannati per spaccio di lieve entità, scontino la pena fuori dal carcere, all’interno di comunità di recupero. Questo permetterebbe di mettere in atto tutti gli sforzi necessari per aiutarli a uscire definitivamente dal tunnel della droga e a non tornare a delinquere. Spesso, i detenuti tossicodipendenti sono persone che commettono reati a causa della loro malattia e hanno bisogno di cure anziché di reclusione.