Il problema della sicurezza torna a colpire piazza Carlo di Borbone, un’area che negli ultimi tempi è stata presidiata dalle forze dell’ordine a seguito dell’aumento del livello di allerta terrorismo e del macabro ritrovamento di un corpo in decomposizione. In particolare, l’area dell’emiciclo vanvitelliano è quella che registra maggiori criticità, poiché da anni è fermo il cantiere per i lavori di riqualificazione commissionati dal Provveditorato alle Opere Pubbliche di Campania, Molise, Puglia e Basilicata.

L’area del cantiere rappresenta ancora un problema per il decoro e la sicurezza. Recentemente, le reti di recinzione che isolavano l’accesso alle impalcature e al camminamento pedonale sul lato est di piazza Carlo di Borbone sono state danneggiate da un raid vandalico. Da qualche giorno, i passanti più attenti hanno notato che l’ultima barriera del cantiere è caduta, con le recinzioni che costeggiano via Vittorio Veneto sradicate e abbandonate a terra.

A pochi metri dalla discesa verso il sottopassaggio che porta a viale Ellittico, si trova un passaggio quasi invisibile, che è stato reso nuovamente accessibile dopo l’apertura del lato interno del cantiere. Tuttavia, la porta metallica che dovrebbe garantire il transito degli operai all’interno del cantiere rimane chiusa con una catena, nonostante i segni degli interventi di saldatura dei vigili del fuoco dopo il ritrovamento del cadavere tra le siepi dell’adiacente area verde lo scorso mese di ottobre.

L’accesso al cantiere è nuovamente consentito sia ai senzatetto, che trovano riparo tra le impalcature durante le ore diurne, sia a pusher e sbandati che approfittano del cantiere violato per scopi illeciti o per assumere stupefacenti, come indicato dalla presenza di siringhe e rifiuti visti a ottobre.

Nonostante il problema del mancato controllo del cantiere dell’emiciclo, che rappresenta un angolo buio nel cuore della città dove tutto è consentito, le forze dell’ordine continuano a sforzarsi di controllare l’area di piazza Carlo di Borbone. Numerose sono le vetture di polizia, carabinieri e guardia di finanza che pattugliano lo spazio di fronte alla Reggia, estendendosi fino al confine con viale Ellittico. Tuttavia, al momento i controlli non sembrano essere decisivi nemmeno per contrastare l’accesso “illegale” al viale Douhet da parte di automobilisti indisciplinati che sfrecciano davanti ai turisti sbalorditi che attendono di accedere alla Reggia per raggiungere l’Appia.

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