Ancora un caso di violenza sulle donne ha scosso la città di Napoli. Grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, una donna è stata salvata da uno strangolamento con un nunchaku, l’arma tipica dei ninja.
L’aggressore, un uomo di 36 anni originario di Napoli, è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di tentata estorsione, maltrattamenti in famiglia, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. I militari sono intervenuti in un appartamento nel quartiere Chiaia, dove erano giunte segnalazioni di una lite in corso tra un uomo e una donna. All’interno dell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna di 42 anni visibilmente agitata e con lividi sul collo. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, il compagno ha cercato di strangolarla con un nunchaku, minacciandola di morte. I carabinieri sono stati pronti nel bloccarlo e lo hanno arrestato, conducendolo in carcere.
Sembrerebbe che l’uomo, affetto da problemi di alcolismo, pretendesse dalla sua compagna i soldi per comprarsi da bere e il rifiuto di lei avrebbe scatenato la sua furia.
“Deve rimanere in carcere per molto tempo” – dichiara il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli – “Non ci interessa conoscere il passato di questo individuo. Chi uccide o tenta di uccidere non può più essere giustificato né oggetto di compassione, deve affrontare le conseguenze dei propri atti. L’intera Italia ha manifestato il desiderio di giustizia e di fermare la violenza sulle donne dopo il barbaro omicidio di Giulia Cecchettin. Questo grido di dolore deve essere ascoltato e bisogna cambiare le cose, culturalmente, giuridicamente e penalmente. Chi ancora difende i (dis)valori del patriarcato (come coloro che sostengono che il problema sia l’uomo che deve essere rieducato) è complice di queste stragi e farebbe bene a fare un esame di coscienza perché sta contribuendo a mantenere una mentalità retrograda, violenta e anacronistica.”