Bomba carta al centro per l’impiego di via Pescatori ad Avellino: condannato solo Ubaldo Pelosi a due anni e sei mesi di reclusione e al pagamento di 5mila euro di multa per danneggiamento aggravato. Pelosi (difeso dagli avvocati Nello Pizza e Gaetano Aufiero) è stato assolto, invece, dalle accuse di terrorismo. L’altro imputato, Carmine Bassetti (difeso da Nello Pizza e Rolando Iorio) è stato assolto con la formula piena «per non aver commesso il fatto». Tra 90 giorni verranno depositate le motivazioni della sentenza emessa in primo grado dal tribunale di Avellino. Il pubblico ministero aveva chiesto al termine della sua requisitoria 7 anni di reclusione per Carmine Bassetti e 8 anni di reclusione per Ubaldo Pelosi, escludendo però le accuse di atto terroristico di natura eversiva. Del resto già il tribunale del Riesame aveva ridimensionato le accuse mosse nei confronti dei due imputati.

Nel corso dell’istruttoria dibattimentale il pubblico ministero aveva depositato un grafico nel quale erano stati riportati gli spostamenti delle due auto (due Mercedes Classe A) utilizzate dai due imputati quella sera, poco prima della deflagrazione. In particolare i dati del grafico sono stati incrociati con gli spostamenti dei due imputati rilevabili grazie ai loro cellulari, che agganciavano le diverse celle telefoniche lungo il percorso. Dunque, stando a quanto ricostruito in aula, i due imputati sarebbero stati presenti nei pressi del centro dell’impiego poco prima dell’esplosione. Ma la difesa di Carmine Bassetti attraverso i dati del gps e delle celle telefoniche ha dimostrato che era altrove all’ora della deflagrazione. I due accusati inizialmente di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico – accuse poi derubricate da parte del Tribunale del Riesame di Napoli in danneggiamento e detenzione di materiale esplodente stando all’impianto accusatorio avrebbero aderito ad un movimento di protesta avverso le restrizioni imposte dal governo Conte per il contrasto della pandemia. Motivo che poi avrebbe spinto i due imputati a colpire il centro per l’impiego con il posizionamento di un ordigno artigianale anche se come ribadito in aula, nel corso delle perquisizioni effettuate presso le loro abitazioni, non fu rinvenuto alcun materiale riconducibile alla fabbricazione dell’ordigno. Ricordiamo inoltre che il tribunale del riesame, sebbene confermò la misura cautelare in carcere per Ubaldo Pelosi e Carmine Bassetti, ridimensionò la fattispecie delittuosa contestata escludendo le accuse più gravi nei confronti dei due imputati. Inoltre nell’attività investigativa non emerse alcun contatto tra i vertici del movimento “Gilet Arancioni”, a cui in alcune intercettazioni gli indagati avevano fatto riferimento. Gli avvocati di Ubaldo Pelosi valuteranno se presentare appello o meno, in quanto «la sentenza emessa è molto positiva e soddisfacente». Soddisfatti anche gli avvocati Nello Pizza e Rolando Iorio per l’assoluzione ottenuta per il loro assistito per il quale «è stata dimostrata l’assoluta estraneità nella vicenda».

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