Il monitoraggio del granchio blu per proteggere la biodiversità marina

Il granchio blu, specie Callinectes sapidus, è diventato un problema diffuso lungo le coste italiane, causando danni alla biodiversità marina e mettendo a rischio la produzione di molluschi lungo la costa campana. Per tenere sotto controllo la sua incredibile capacità riproduttiva, il laboratorio di Genetica Veterinaria dell’Università di Napoli ha avviato uno studio sulla presenza del granchio blu nel litorale campano.

Durante i mesi invernali, i granchi blu entrano in uno stato di “letargo naturale”, ma sono pronti a riprodursi nuovamente al primo caldo dell’anno successivo. Per monitorare la diffusione del granchio blu e la distribuzione della popolazione, sarebbe importante utilizzare specifiche nasse anche nella Regione Campania, come già fatto in altre zone italiane. Questo permetterebbe di individuare le zone in cui sono presenti le femmine e ottimizzare la pesca.

Per ottenere dati affidabili sulla diffusione del granchio blu, il laboratorio Genenvet ha coinvolto associazioni e cooperative di pescatori, che hanno inviato segnalazioni di foto, video e “zone di prelievo” all’indirizzo genenvet@unina.it. Grazie a queste segnalazioni, è stato possibile confermare la presenza della specie lungo tutto il litorale campano.

Il granchio blu è originario delle coste occidentali dell’Atlantico ed è arrivato nel Mar Mediterraneo negli anni ’40. Negli ultimi dieci anni, si è diffuso anche nel Mar Nero e nell’Atlantico orientale. Si ipotizza che l’introduzione involontaria sia avvenuta attraverso le acque di zavorra delle navi. Il granchio blu è un vorace predatore con una grande resistenza alle variazioni di temperatura e salinità, oltre ad avere alti livelli di fecondità.

Il maschio del granchio blu è interamente blu, mentre la femmina presenta delle chiazze rosse-arancioni sulle chele ed è leggermente più piccola. Il periodo dell’accoppiamento avviene alla fine dell’estate e una sola femmina può produrre fino a otto milioni di uova.

È fondamentale monitorare attentamente la presenza del granchio blu e prendere misure per limitarne la diffusione, al fine di proteggere la biodiversità marina e garantire la sopravvivenza delle specie di molluschi lungo la costa campana. Solo attraverso un’azione coordinata sarà possibile contrastare l’impatto negativo di questa specie invasiva.

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