Il processo sul presunto condizionamento delle aste giudiziarie presso il tribunale di Avellino nel 2018-2019 continua a fare discutere. Dopo l’aggravamento della misura per l’imputato Gianluca Formisano, è toccato anche all’avvocato Antonio Barone, titolare della società Arca di Noè, di finire in carcere dopo essere stato ai domiciliari. Il pubblico ministero John Woodcock ha presentato una richiesta di aggravamento della misura basata su intercettazioni che avrebbero dimostrato il mancato rispetto delle prescrizioni durante il regime degli arresti domiciliari. La richiesta è stata accolta dal giudice Roberto Melone, e Barone è finito nel carcere di Bellizzi Irpino.

Barone è accusato insieme a Formisano di associazione a delinquere di stampo mafioso per il loro contributo alla consorteria camorristica Nuovo Clan Partenio, in particolare nelle attività delittuose legate alla gestione monopolistica delle aste giudiziarie. I due avrebbero fornito il loro contributo alle attività estorsive e turbative dei pubblici incanti, secondo quanto accertato dagli inquirenti.

Gli atti depositati dal pm dell’antimafia di Napoli hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati anche Caterina e Ciriaco De Nardo, inizialmente accusati di false dichiarazioni, insieme a Gianluca Formisano, sua sorella Annarita Formisano, Antonio Barone, Salvatore De Nardo, Giuseppe Petrozziello, Nicola D’Archi e Alessandro Del Grosso. A tutti viene contestata l’ipotesi di reato di corruzione in atti giudiziari, poiché avrebbero fornito un ruolo causalmente rilevante nella transazione corruttiva legata alle presunte false testimonianze.

Secondo l’ipotesi della Dda di Napoli, Gianluca Formisano avrebbe concordato la versione delle testimonianze dei due esecutati di Montoro in cambio di una cospicua somma di denaro. Questo avrebbe portato a un cambio di versione rispetto a quanto dichiarato inizialmente durante l’audizione a sommarie informazioni.

Il processo sul presunto condizionamento delle aste giudiziarie continua a svelare nuovi indagati e nuove ipotesi di reato. Resta da vedere come si svilupperanno le indagini e quali saranno le conseguenze per coloro che sono coinvolti in questa vicenda.

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