Il bilancio annuale delle attività dei Carabinieri della provincia di Napoli restituisce un’immagine di un’intensa e frenetica attività, frutto dello sforzo collettivo di tutti gli appartenenti all’Arma presenti sul territorio. Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli intende tradurre questo impegno costante in numeri, al fine di fornire una dimensione concreta e statistica sulle attività preventive e repressive svolte sul territorio.

I principali aspetti analizzati riguardano la violenza di genere, la diffusione di armi e droga, il contrasto alla criminalità organizzata e la ricerca di latitanti. I dati ottenuti mostrano un quadro allarmante, ma anche offrono una panoramica sulla sicurezza garantita quotidianamente ai cittadini grazie all’impegno dei Carabinieri.

Nel corso dell’anno sono stati effettuati 3850 arresti e 12.101 denunce di persone in stato di libertà. Questo significa che ogni giorno sono state arrestate 10 persone e denunciate 33. Sono state controllate 407.418 persone e 227.284 veicoli. Inoltre, sono state sequestrate quasi 3 tonnellate di droga, tra cui 2888 chili di sostanze di ogni genere. Sono state anche sequestrate 11466 dosi di droga e 3557 piante di cannabis estirpate dal terreno. Sono state sequestrate 147 armi da fuoco e 163 armi da taglio, oltre a 67 armi improprie.

Un dato sempre allarmante riguarda la violenza di genere. Nel corso dell’ultimo anno, i Carabinieri di Napoli e provincia hanno arrestato complessivamente 385 persone, di cui 277 per maltrattamenti in famiglia e 108 per atti persecutori. Sono state denunciate 1529 persone, di cui 846 per maltrattamenti e 683 per atti persecutori. Questo significa che ogni giorno è stato effettuato almeno un arresto e più di 4 persone sono state denunciate.

La Prefettura ha emesso 73 interdittive antimafia su impulso e indagini dei Carabinieri, un’azione fondamentale per contrastare e prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia e nella gestione della pubblica amministrazione.

I risultati più rilevanti sono stati ottenuti nel contrasto alla camorra, con 270 operazioni che hanno portato all’arresto di 908 persone appartenenti ai vari clan del territorio. Sono state catturate anche 16 persone latitanti, alcune delle quali rintracciate all’estero dopo complesse investigazioni.

È importante sottolineare anche i successi della compagnia di Caivano, operativa da circa un anno e mezzo, con 271 arresti e 276 denunce in stato di libertà nell’ultimo anno.

Tra gli episodi significativi, si ricorda l’arresto di un uomo ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio di Antonio Morione, avvenuto il 23 dicembre di due anni fa davanti alla sua pescheria di Boscoreale.

Durante l’estate, sono state arrestate 18 persone appartenenti al clan Cesarano di Castellammare di Stabia, accusate di estorsioni ai danni di negozianti dell’area stabiese, tra cui un familiare del collaboratore di giustizia Raffaele Imperiale.

Nel mese di novembre a Gragnano, un uomo ai domiciliari per maltrattamenti ha tentato di incontrare la moglie ospitata in una casa protetta, dopo aver tagliato il braccialetto elettronico che tracciava i suoi movimenti. I Carabinieri sono intervenuti prontamente per evitare che l’uomo potesse fare del male alla sua ex moglie.

Tra gli altri episodi significativi, si ricorda l’arresto di un uomo di 34 anni a Pompei, in possesso di 38 chili e 800 grammi di marijuana nel suo garage.

Infine, l’operazione “Continuum Bellum”, sviluppata lungo la dorsale dei Monti Lattari, ha permesso di rinvenire e distruggere diverse migliaia di piante di cannabis indica grazie alla collaborazione dei Carabinieri dello squadrone eliportato cacciatori.

In conclusione, il bilancio annuale delle attività dei Carabinieri della provincia di Napoli evidenzia un impegno costante nella lotta alla criminalità, con risultati importanti nel contrasto alla violenza di genere, alla diffusione di armi e droga e alla criminalità organizzata. Un lavoro svolto al servizio della comunità con dedizione e professionalità.

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