I due imputati, G.L. e B.F., sono stati condannati per il reato di falso ideologico in atto pubblico dal giudice monocratico del Tribunale di Avellino. La condanna è stata di tre mesi di reclusione, con sospensione della pena. G.L., primario di Cardiochirurgia dell’ospedale di Potenza, era uno degli esaminatori del concorso a cui B.F. ha partecipato e successivamente vinto. Secondo l’accusa, G.L. avrebbe dovuto astenersi dall’esaminare B.F. a causa del rapporto che li legava.

I fatti risalgono al 2018, quando B.F. si è candidato per il posto di primario del reparto di Cardiochirurgia del Moscati e ha vinto il concorso. Le indagini hanno poi rivelato l’esistenza di un rapporto di amicizia tra il vincitore del concorso e uno dei membri della commissione esaminatrice.

Le difese degli imputati, rappresentati dagli avvocati Fernando Taccone e Benedetto Vittorio De Maio, hanno sottolineato che le cause di incompatibilità previste dagli articoli 51 e 52 del codice penale sono tassative e non contemplano il caso di un testimone di nozze. Hanno inoltre evidenziato che non c’erano frequentazioni abituali tra i due imputati.

La sentenza del Tribunale di Avellino rappresenta un importante precedente in materia di falso ideologico in atti pubblici. La decisione di condannare i due imputati, nonostante le argomentazioni delle difese, dimostra l’attenzione della magistratura nel garantire la correttezza e l’imparzialità dei processi concorsuali.

Questo caso solleva anche la questione dell’etica e della trasparenza nelle selezioni pubbliche. È fondamentale che le commissioni esaminatrici siano composte da persone imparziali e che non abbiano rapporti personali o professionali con i candidati. Solo così si può garantire la parità di trattamento e l’assenza di favoritismi.

In conclusione, la condanna per falso ideologico in atto pubblico di G.L. e B.F. rappresenta un importante segnale nell’ambito della lotta alla corruzione e alla tutela della pubblica amministrazione. È necessario che casi come questo vengano affrontati con fermezza e che vengano adottate misure per prevenire simili situazioni in futuro. Solo così si potrà garantire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella giustizia.

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