Il Comune di Praiano si costituirà in giudizio in secondo grado nel contenzioso riguardante i lavori all’ex Infopoint. Nel luglio 2022, il Comune è stato condannato in primo grado al pagamento di una somma di oltre 45mila euro a titolo di risarcimento. La società Effe, affidataria dei lavori, ha deciso di fare appello alla sentenza, chiedendo non solo la conferma della condanna, ma anche ulteriori interessi moratori. A difendere l’amministrazione comunale ci sarà l’avvocato Roberto De Tilla, che ha seguito la controversia legale fin dall’inizio. L’obiettivo è tutelare le casse dell’ente e affrontare le potenziali ripercussioni sulle finanze comunali.
La vicenda ha avuto inizio nel marzo 2007, quando i lavori sono stati consegnati in modo parziale a causa delle gravi carenze del progetto esecutivo. Durante le operazioni di scavo, è emerso che circa il 50% delle aree di scavo era costituito da terreno friabile e il 30% da terreno argilloso, diversamente da quanto previsto. Ciò ha comportato la sospensione dei lavori e la necessità di avviare interventi per la messa in sicurezza del cantiere.
Inoltre, è stata rinvenuta una condotta di adduzione al serbatoio che ha ostacolato la prosecuzione dei lavori. Il direttore dei lavori ha prescritto all’impresa di eseguire interventi non previsti in progetto, ma questi si sono rivelati impossibili da realizzare a causa della presenza di manufatti confinanti non di proprietà del Comune.
Dopo un mese, l’impresa ha segnalato l’impossibilità di procedere con gli interventi a causa della mancata disponibilità delle aree di cantiere. Nonostante la richiesta di adeguare il progetto strutturale, da parte dell’ente comunale non è arrivata alcuna risposta fino alla risoluzione contrattuale e alla riconsegna dei lavori nel novembre 2007.
Da allora è iniziata una lunga battaglia legale tra l’impresa, che ha chiesto il risarcimento dei danni, e il Comune, che ha chiesto la risoluzione del contratto d’appalto. Nel 2022, il Tribunale di Salerno ha condannato il Comune a risarcire la società Effe per una somma di oltre 45mila euro, respingendo la richiesta del Comune di risoluzione del contratto. Il Comune di Praiano si costituirà in secondo grado per difendersi da ulteriori pretese avanzate dalla controparte.

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