I legali di Gianandrea De Cesare sono pronti ad impugnare la sentenza di primo grado emessa dal gup Giulio Argenio. De Cesare è stato condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione per le accuse di autoriciclaggio e omesso versamento dell’iva. Il pubblico ministero aveva richiesto una condanna leggermente più alta, di 3 anni e 6 mesi.

Le accuse mosse nei confronti di De Cesare riguardano il trasferimento di circa 72 milioni di euro dai conti correnti della Enerimpianti srl a diverse società, tra cui la S.S.F. Scandone Spa, Giada servizi aerei srl, servizi integrati srl e U.S. Avellino 1912 srl.

Tuttavia, a giugno scorso il gip del tribunale di Avellino ha deciso di ridurre il sequestro preventivo, bloccando soltanto 27 milioni di euro anziché i 46 milioni iniziali. Questa decisione è stata presa in seguito alle richieste degli avvocati di De Cesare, che hanno presentato un’istanza di revoca del sequestro. Il gip Fabrizio Ciccone ha accolto le richieste degli avvocati, ottenendo anche il parere favorevole del pubblico ministero.

Ora i legali di De Cesare sono pronti a impugnare la sentenza di primo grado, nella speranza di ottenere una riduzione della pena o addirittura l’assoluzione. Sarà interessante seguire gli sviluppi di questo caso e vedere come si evolverà la situazione legale di Gianandrea De Cesare.

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