Diplomati falsi e titoli di servizio inventati: un’operazione fraudolenta che ha coinvolto ben 39 persone nella provincia di Udine. L’accusa è quella di aver falsamente attestato il possesso di titoli culturali, professionali o di servizio per ottenere contratti a tempo determinato nelle scuole. Queste persone hanno usurpato i ruoli di addetti amministrativi, tecnici e ausiliari (A.T.A.), causando un danno erariale di due milioni di euro.

L’operazione “DiplomATA” è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Cividale, che ha rivelato come queste persone abbiano mentito per avanzare nelle graduatorie legate ai bandi per il personale A.T.A. Numerosi istituti scolastici friulani hanno assunto a tempo determinato queste figure ausiliarie della scuola basandosi su queste graduatorie.

Le graduatorie si formano attribuendo punteggi ai titoli di studio e di servizio, al fine di valutare le qualità intellettuali e le competenze professionali degli aspiranti. Tuttavia, le indagini hanno evidenziato alcune anomalie. Alcuni individui hanno dichiarato di aver conseguito diplomi in istituti scolastici fuori regione con il massimo dei voti, mentre i titoli di servizio erano stati maturati lavorando in improbabili scuole paritarie.

Inoltre, è emerso che per 15 delle persone coinvolte, i diplomi falsi erano riconducibili a quattro istituti scolastici campani, che rilasciavano pergamene o certificati di diplomi illegittimi o mai realmente conseguiti. In un altro caso, il numero progressivo identificativo di tre diplomi rilasciati da un istituto paritario della provincia di Salerno è risultato essere fittizio, perché già associato ai diplomi di altri studenti. Addirittura, una persona è stata assunta sulla base di un diploma di licenza media mai conseguito.

Oltre alle falsità riguardanti i titoli di studio, sono state riscontrate anche dichiarazioni false riguardanti i titoli di servizio. 30 dipendenti A.T.A. hanno dichiarato il possesso di titoli di servizio falsi, attestando di aver lavorato presso istituti scolastici paritari. Le indagini hanno dimostrato che tali esperienze professionali erano inesistenti e che non è stato corrisposto alcun stipendio o versato alcun contributo per esse.

Questa frode ha permesso a numerosi candidati di ottenere contratti di lavoro in modo illecito, sopravanzando gli altri nella graduatoria generale. Senza i punteggi legati ai falsi diplomi e ai titoli di servizio, la maggior parte dei candidati non avrebbe mai ottenuto tali contratti.

L’operazione “DiplomATA” ha messo in luce un grave caso di frode nel settore dell’istruzione, che ha causato un notevole danno erariale e ha compromesso le possibilità di lavoro di persone oneste e meritevoli. È importante che vengano prese misure severe per punire coloro che si sono resi responsabili di questa truffa e per garantire che situazioni simili non si ripetano in futuro.

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