La diffamazione sui social media: attenzione a ciò che scrivete
La diffamazione sui social media è un argomento di estrema attualità che merita di essere approfondito. Spesso i lettori del nostro giornale ci hanno chiesto chiarimenti in merito a questo reato, che può essere commesso attraverso un uso errato dei social. Per questo motivo, insieme all’avvocato Simone Labonia, ci impegneremo a delineare i confini corretti indicati dalla legge per evitare di incorrere in questa problematica.
Nel vasto mondo dei social media, chi non si è mai trovato a scrivere o commentare qualcosa online andando un po’ oltre i limiti consentiti? Sia per superficialità, sia per la mancanza di un vero interlocutore, siamo autorizzati a dare libero sfogo ai nostri pensieri, che invece dovrebbero sempre essere ben ponderati prima di essere espressi.
La famosa sentenza della Cassazione (25037/2023) ha stabilito che, nel caso della diffamazione online, è possibile configurare un’azione diffamatoria anche in assenza di accertamenti informatici sulla provenienza dei post incriminati. È possibile risalire all’autore dei post anche solo basandosi su indizi. Quindi, attenzione quando registrate un messaggio o scrivete commenti sui profili di altri utenti: se il destinatario dovesse trovare un contenuto diffamatorio, avrebbe la possibilità di agire contro di voi, anche se non siete ufficialmente riconoscibili.
Infatti, per dimostrare la colpevolezza di una persona, possono essere utilizzati una serie di dati che siano convergenti, precisi e molteplici. Ad esempio, un valido movente, il tipo di argomento trattato, le frasi pubblicate o il tenore offensivo dei commenti. È sufficiente che i messaggi provengano dalla bacheca virtuale dell’indiziato, con il suo “nickname”, e che non sia stata presentata una denuncia alla Polizia Postale per furto di identità.
Ecco perché sempre più spesso compaiono messaggi da parte di utenti che dichiarano di aver subito una clonazione del proprio profilo, dissociandosi da qualsiasi offesa o vituperio che possa essere commesso in loro nome.
In conclusione, è fondamentale prestare molta attenzione a ciò che scriviamo sui social media. Ogni parola può avere conseguenze legali e può essere utilizzata contro di noi. È importante ricordare che la libertà di espressione deve sempre essere bilanciata con la responsabilità delle nostre azioni online.