Gli arresti per truffa continuano ad essere effettuati dai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, che questa volta hanno catturato un ventenne responsabile di una truffa ai danni di un’anziana. Il giovane, in collaborazione con un complice, si è spacciato dapprima per il nipote della donna e successivamente per un corriere, al fine di convincerla a consegnargli denaro e oggetti di valore.

La truffa è avvenuta lo scorso 22 aprile a Trecase. Il ventenne ha chiamato l’anziana, fingendo di essere suo nipote, e le ha raccontato di trovarsi in stato di fermo presso un ufficio postale. Ha poi richiesto alla donna di consegnare una considerevole somma di denaro a un corriere che si sarebbe presentato a breve presso la sua abitazione.

Spaventata, l’anziana ha ceduto al ricatto e ha consegnato al complice del ventenne, che si è presentato fingendosi corriere, 1.000 euro in contanti e alcuni gioielli d’oro. Fortunatamente, la presenza di telecamere di videosorveglianza sul posto ha permesso ai carabinieri di individuare lo scooter utilizzato dai truffatori. L’immagine del conducente del motociclo è stata confrontata con la fotografia del proprietario del veicolo, che corrispondeva al ventenne arrestato.

Le indagini sono ancora in corso per identificare il secondo complice della truffa. Nel frattempo, i carabinieri hanno documentato che il ventenne ha partecipato all’azione come accompagnatore e “palo”, con il compito di sorveglianza. Di conseguenza, è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari.

Questo ennesimo episodio di truffa dimostra l’importanza della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine per contrastare il fenomeno delle truffe. È fondamentale diffidare delle richieste di denaro o oggetti di valore provenienti da sconosciuti, anche se si presentano come parenti o corrieri. In caso di dubbi, è consigliabile contattare immediatamente le forze dell’ordine per segnalare l’accaduto e ottenere assistenza.

La lotta contro le truffe è una sfida costante, ma grazie all’impegno delle forze dell’ordine e alla collaborazione dei cittadini è possibile ridurre l’incidenza di questi reati. Non abbassiamo la guardia e continuiamo a essere vigili per proteggerci e proteggere gli altri da questi tipi di inganni.

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