La Corte d’Appello di Salerno ha ribaltato il verdetto di primo grado e ha assolto Federico Scarcella, funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Salerno, dall’accusa di concussione. Nel 2014, Scarcella era stato condannato a 4 anni e 4 mesi di domiciliari perché avrebbe richiesto 500 euro a un carrozziere per chiudere un occhio sulla presenza di un dipendente in nero nell’officina di Sarno. Tuttavia, la Corte d’Appello ha considerato poco attendibile il racconto della vittima e ha riqualificato il reato in induzione indebita, decretando l’assoluzione piena per l’imputato. Durante il processo, è emerso che il dipendente in nero era un giovane che lavorava nell’officina senza un contratto, ma godeva della massima fiducia del meccanico. La vittima non ha denunciato il fatto e ha mantenuto contatti con Scarcella, manifestando preoccupazione per l’andamento della pratica. Le dichiarazioni del carrozziere sono state considerate inutilizzabili e non sono emersi elementi che provassero un accordo tra i due. Scarcella ha dichiarato che questa storia ha cambiato la sua vita e quella della sua famiglia, nonostante sia felice per la fine di questo incubo, resta l’amaro in bocca per la dignità e il decoro dei suoi cari. Nonostante i sacrifici e le privazioni, non ha mai perso fiducia nella giustizia.

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