Scandalo sanitario: 14 persone rinviati a giudizio per irregolarità nei controlli sulle attività commerciali

Il Gup Vincenzo Landolfi ha deciso di rinviare a giudizio 14 persone per irregolarità nei controlli sulle attività commerciali. L’udienza è stata fissata per il 19 luglio davanti al terzo collegio presieduto da Sergio Pezza.

Tra i rinviati a giudizio ci sono Michele Sanzari, ex responsabile dell’Unità operativa prevenzione collettiva del Distretto Asl di Sant’Agata, Giovanni Matarazzo, dirigente medico presso il Servizio veterinario dell’Asl, Dorota Jadwiga Wojciak e Pietro Di Nuzzo, rispettivamente titolare e gestore di un ristorante, Francesco Pengue, biologo dipendente Arpac, Lucia Antonio Vitale, medico di base, Adele Sanzari, Daniela Mondrone, Antonio Mauro, Giuseppe Lavorgna, Giandomenico Petrillo, Donato Lombardi, Vincenzo Ferraro e Stefano Romano.

Le accuse sono di falso materiale commesso da pubblico ufficiale e da privato, abuso d’ufficio, falso ideologico, omissione in atti di ufficio e rivelazione di segreti di ufficio.

Le indagini sono iniziate nel 2018 con un’ispezione dei Nas di Salerno in un ristorante di Durazzano, dove sono stati trovati alimenti conservati in modo non idoneo. Sono stati indicati dei lavori da eseguire e l’attività è stata sospesa. Successivamente, due funzionari Asl hanno dichiarato che le prescrizioni erano state attuate e l’attività è ripresa. Tuttavia, un controllo successivo ha dimostrato che le prescrizioni erano state solo parzialmente eseguite.

Sono state contestate anche mancate ispezioni in un impianto di macellazione a Bonea e in locali di Frasso, Durazzano e Sant’Agata. Inoltre, sono emerse rivelazioni di notizie riservate, come esposti e relazioni dei Nas e visite di controllo nei locali. Sono state attestate visite necroscopiche mai effettuate per decessi per cause naturali, coinvolgendo così due operatori del settore.

Gli indagati sono difesi da diversi avvocati, tra cui Angelo Leone, Sergio Rando, Stefano Meccariello, Ettore Marcarelli, Mario Palmieri, Carlo Marino, Vincenzo De Blasio, Francesco Fusco, Veronica Pasquino, Maria Carmine Maturo, Enrico Francesca e Giovanni Procaccini.

Durante l’udienza di ieri, Giovanni Matarazzo ha fatto delle dichiarazioni spontanee per respingere le accuse.

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