Quattro persone sono state inviate a giudizio a seguito del suicidio di un’anziana ad Agropoli nell’estate del 2020. Le persone coinvolte sono il medico curante della vittima, una psichiatra dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, la titolare e il direttore della casa di riposo. Sono accusati di omicidio colposo con condotte indipendenti. La struttura si è sempre difesa dalle accuse, avendo ricevuto numerosi riconoscimenti nel corso degli anni. I fatti contestati risalgono al mese di luglio del 2020, quando l’anziana si è suicidata lasciandosi cadere dal balcone al terzo piano della struttura, eludendo ogni controllo.

Dopo tre anni di indagini, eseguite dai carabinieri della stazione di Capaccio Scalo e coordinate dalla compagnia di Agropoli, su delega della Procura della Repubblica di Salerno, il giudice Giandomenico D’Agostino ha disposto il rinvio a giudizio per le quattro persone. Tuttavia, l’accusa si basa su un’unica perizia medico-legale richiesta dal pm all’epoca dei fatti, che esclude qualsiasi responsabilità da parte dei medici e dei titolari della struttura, in quanto il suicidio è un evento imprevedibile. I legali difensori della casa di riposo hanno spiegato che la struttura ha sempre respinto le accuse in quanto ha accettato l’anziana solo previo rilascio dell’idoneità al ricovero da parte dell’autorità sanitaria competente. Nel processo, due nipoti della vittima si sono costituiti parte civile. La prima udienza è fissata per il 14 febbraio. Le cause che hanno portato la donna a compiere tale gesto estremo sono ancora sconosciute.

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