La vendita e l’uso dei fuochi d’artificio sono regolamentati da specifiche normative, ma non sembra che queste siano in grado di porre fine a una tradizione che, nonostante tutto, continua ad essere molto radicata. Come sottolineato dall’avvocato Simone Labonia, esperto in materia, l’uso di fuochi d’artificio senza licenza è punito con un’ammenda. Ma le sanzioni si fanno più severe per chi fabbrica, detiene o vende materiale esplodente illegalmente, con la possibilità di incorrere in un arresto da 3 a 18 mesi e un’ammenda fino a 250 euro.

Secondo l’articolo 703 del Codice Penale, è vietato accendere fuochi d’artificio o lanciare razzi in un centro abitato o nelle sue vicinanze senza autorizzazione. Inoltre, secondo gli articoli 51 e 52 del T.U.L.P.S. e l’articolo 101 del regolamento attuativo, chi fabbrica o accende fuochi d’artificio deve possedere una licenza rilasciata dalle autorità di pubblica sicurezza. Esiste anche una lista specifica di fuochi illegali, che comprende la famosa “Bomba è Maradona”, le cipolle, le caramelle, la girandola Lanterna Rossa, la Bomba di Donald Trump e le mezze botte.

Nonostante i provvedimenti dei sindaci per limitare l’uso di fuochi illegali sul territorio, sembra che la responsabilità personale debba avere un ruolo più rilevante al fine di evitare incidenti e morti durante i festeggiamenti. Ogni anno, infatti, si registra una lunga lista di feriti a causa dell’uso irresponsabile dei fuochi d’artificio.

In conclusione, è importante rispettare le norme che regolamentano l’uso dei fuochi d’artificio, evitando di mettere a rischio la propria vita e quella degli altri. La tradizione dei fuochi d’artificio può essere sicuramente affascinante e coinvolgente, ma è fondamentale ricordare che la sicurezza deve sempre essere al primo posto.

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