Quattro persone sono state condannate e due assolte per la maxi-operazione che ha avuto luogo lo scorso maggio a Fuorni, la quale ha portato allo smantellamento di alcune piazze di spaccio e all’arresto di individui che stavano introducendo cellulari e droga all’interno della casa circondariale.

Il giudice Vincenzo Pellegrino ha emesso una sentenza di ventuno anni di reclusione per alcuni degli imputati coinvolti nell’operazione, mentre altri sono stati assolti. Nel frattempo, sono state definite le prossime fasi per coloro che hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario: ben sessanta persone sono state rinviati a giudizio, ritenute appartenenti a vari gruppi attivi all’interno della struttura detentiva di via del Tonnazzo, che sono stati smantellati durante la grande operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno lo scorso primavera.

L’udienza è prevista per la fine di gennaio, quando verranno esaminati i casi dei sessanta imputati. Questa operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro il traffico di droga e il contrabbando di cellulari all’interno delle carceri, contribuendo a garantire la sicurezza sia degli operatori penitenziari che degli stessi detenuti.

Le autorità competenti continueranno a lavorare per contrastare queste attività illegali all’interno delle carceri, assicurandosi che i responsabili vengano perseguiti e che vengano adottate misure preventive per evitare future infiltrazioni. La cooperazione tra le forze dell’ordine e la magistratura è fondamentale per garantire la sicurezza all’interno delle strutture penitenziarie e per garantire che la giustizia venga fatta.

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