Il Comitato per il Distretto Alto Sannio Fortore ha denunciato gravi disservizi sanitari nella zona, affermando che un solo medico di emergenza è responsabile di coprire un’area di 850 kmq che comprende 22 comuni. Secondo il comitato, si tratta di un ulteriore “pacco” politico e sanitario, con riferimento alla demedicalizzazione del servizio 118 di Morcone nei giorni 24 e 25 dicembre. Questo significa che un solo medico ha dovuto gestire le emergenze di 40.000 abitanti su un territorio così vasto. Il comitato sostiene che questo sia un evidente smantellamento di un servizio pubblico e critica la mancanza di comunicazione ai sindaci e alla popolazione. Inoltre, denuncia che la ASL si rifiuta di attivare il servizio della pronta disponibilità, che dovrebbe essere garantito in caso di necessità improvvisa. Il comitato sostiene che la demedicalizzazione degli ultimi sei mesi abbia comportato tempi di intervento più lunghi e conseguenze drammatiche per i pazienti. Inoltre, sottolinea che i pronto soccorso ospedalieri hanno registrato un aumento dei ricoveri impropri e che gli interventi sono spesso sovrapposti e inefficaci. Il comitato critica le dichiarazioni del Direttore Generale della ASL di Benevento, che sostiene che la demedicalizzazione stia dando ottimi risultati. Secondo il comitato, questa è un’offesa per i cittadini della provincia che hanno vissuto esperienze angoscianti e drammatiche a causa della mancanza di medici. Il comitato invita il Direttore Generale a spiegare perché la ASL non utilizza i medici disponibili e non attiva la reperibilità per coprire i turni dei colleghi assenti per malattia. Il comitato conclude affermando che la ASL di Benevento non riesce a pianificare e gestire correttamente i servizi sanitari essenziali, creando un vero e proprio disastro organizzativo.

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