Il presidio di urgenza di Boscotrecase è chiuso da tre anni e questa situazione ha portato ad una tragica morte. Una neonata di Torre Annunziata è deceduta dopo essere stata colpita da una crisi respiratoria durante le feste natalizie. Il padre della bambina ha chiamato il 118 e si è recato in strada ad attendere l’ambulanza con la figlia in braccio. Vista la lunga attesa, un passante si è offerto di accompagnarli all’ospedale di Boscotrecase, ma sono stati respinti dalle guardie giurate all’ingresso. Quando sono arrivati all’ospedale di Castellammare di Stabia, purtroppo era troppo tardi e la bambina è deceduta nonostante i tentativi di rianimazione dei medici.

La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta su questo tragico evento. Il padre della bimba ha chiesto aiuto ma si è trovato di fronte alla chiusura del pronto soccorso di Boscotrecase, che non ha mai riaperto dopo l’emergenza Covid. Questo episodio ha sollevato molte domande sulla carenza di personale nei pronto soccorso della regione. Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio regionale, ha sottolineato l’importanza di trovare soluzioni urgenti per reclutare personale e contrastare la desertificazione dei pronto soccorso. Ciarambino aveva proposto l’inserimento dell’obbligo di prestare i primi due anni in pronto soccorso per tutti i nuovi bandi di concorso nelle discipline affini alla Medicina di urgenza, ma purtroppo molte strutture sanitarie non hanno dato seguito a questa proposta.

Il senatore Orfeo Mazzella del Movimento 5 Stelle ha dichiarato che il mandante morale di questa tragedia è Vincenzo De Luca, preposto alla gestione della sanità campana. Mazzella ha denunciato questo caso in Parlamento da oltre un anno e mezzo e ha chiesto l’intervento del Ministero della Salute. È una vergogna che la morte della bambina poteva essere evitata se il servizio di pronto soccorso di Boscotrecase fosse stato ripristinato.

Francesco Emilio Borrelli, deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra, ha sottolineato che questa è una tragedia assurda e che molti pronto soccorso in Campania non riescono a riaprire a causa della mancanza di personale. I bandi per medici e chirurghi spesso rimangono deserti e la regione riceve sempre meno risorse per la sanità a causa dei tagli del governo e delle norme sulla distribuzione dei fondi.

È necessario fare ogni sforzo per riaprire i pronto soccorso chiusi e trovare soluzioni a questa grave situazione. La salute dei cittadini non può essere messa a rischio e tragedie come quella di Boscotrecase non devono mai più accadere. È responsabilità della politica prendere provvedimenti immediati per garantire un adeguato servizio di pronto soccorso e la presenza di personale qualificato.

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