La morte del gattino “Leone” continua a scuotere la comunità di Angri e della provincia di Salerno. Dopo essere stato scuoiato vivo e soccorso, il piccolo felino è purtroppo deceduto dopo alcuni giorni di cure. La salma del gattino è ancora sotto sequestro, in attesa delle indagini che si presentano complesse per individuare l’autore di questo atto tanto brutale.
Recentemente, è stata smentita l’esistenza di una taglia per chi troverà il responsabile di questa violenza. Dal canile di Cava de’ Tirreni, Teresa Salsano, un’animalista della struttura, ha affermato che non esiste una taglia ufficiale e che aprire una raccolta fondi servirebbe solo a creare persone in cerca di denaro e visibilità. È triste che ci siano persone che credono a queste idiozie.
Le indagini per trovare il colpevole proseguono, ma non è un compito semplice. La zona del ritrovamento del gattino viene presidiata quotidianamente dalle Forze dell’Ordine, che sono determinate a trovare il responsabile. Tuttavia, non possono fornire aggiornamenti sullo stato delle indagini né a noi né al pubblico, poiché ciò potrebbe mettere al corrente anche gli eventuali colpevoli. È importante ricordare che le vittime umane sono coinvolte in queste indagini e che la loro privacy deve essere rispettata.
Il ricordo di Leone rimane vivo nelle nostre menti e nei nostri cuori. Non troveremo mai pace finché non verrà fatta giustizia per lui. Continuiamo a sperare che le indagini portino a individuare l’autore di questo terribile gesto e che venga punito secondo legge. Gli animali meritano rispetto e protezione, e dobbiamo fare tutto il possibile per garantire loro una vita dignitosa e sicura.