Nessuna colpa per Immacolata Valentino, assolta dall’accusa di furto di energia elettrica

Il Giudice Monocratico di S. Maria Capua Vetere, dott. Francesco Maione, ha deciso di assolvere Immacolata Valentino, una donna di 47 anni residente a Cervino, dall’accusa di furto pluriaggravato di energia elettrica. L’accusa sosteneva che la Valentino, insieme al marito e al figlio, aveva effettuato un allaccio abusivo alla rete Enel, prelevando energia elettrica in modo illecito e causando un danno patrimoniale di 370.000 euro all’azienda.

Secondo l’accusa, l’energia elettrica rubata sarebbe stata utilizzata per coltivare 224 piante di marijuana nello spazio antistante alla casa della Valentino. Inoltre, si ipotizzava che grazie a precedenti coltivazioni illegali, fossero stati ottenuti altri 4 kg di marijuana.

Tuttavia, il Giudice Monocratico ha accolto la tesi difensiva degli Avvocati Vittorio Fucci e Daniela Martino, sostenendo che non vi erano prove sufficienti per dimostrare la colpevolezza della Valentino. Di conseguenza, la donna è stata assolta da tutte le accuse.

Questa decisione rappresenta una svolta importante per Immacolata Valentino, che ora può tornare alla sua vita senza il peso dell’accusa di furto di energia elettrica.

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