Il Giudice Monocratico del Tribunale di Benevento ha assolto Michelina Ciaramella e Francesca Ruggiero dal reato di violenza privata aggravata, accogliendo la tesi difensiva degli Avvocati Vittorio Fucci e Daniela Martino. Le due donne, madre e figlia di Airola, erano state accusate di aver minacciato e impedito a un’altra donna di parcheggiare nel tratto di strada antistante alla propria attività commerciale, costringendola a modificare le proprie abitudini di vita.

I fatti contestati si sarebbero verificati ad Airola nel febbraio del 2020 e il Pubblico Ministero aveva richiesto una condanna a 2 mesi di reclusione per entrambe le imputate. Tuttavia, il Giudice, dopo la discussione processuale, ha ritenuto che il fatto non sussistesse, accogliendo quindi la tesi difensiva degli Avvocati Fucci e Martino.

Questa decisione del Tribunale di Benevento dimostra l’importanza di una corretta difesa legale e della possibilità di presentare argomentazioni valide per dimostrare l’innocenza degli imputati. La sentenza di assoluzione conferma che, in base alle prove presentate, non è stato possibile dimostrare la responsabilità delle due donne nel reato contestato.

È fondamentale ricordare che ogni persona ha il diritto di essere considerata innocente fino a prova contraria e che spetta alla magistratura valutare attentamente le prove presentate e decidere in base alla legge. In questo caso, il Giudice ha ritenuto che le prove non fossero sufficienti per dimostrare la colpevolezza delle imputate.

La difesa degli Avvocati Fucci e Martino ha svolto un ruolo determinante nella sentenza di assoluzione, presentando argomentazioni convincenti che hanno portato il Giudice a ritenere che il fatto non sussistesse. Questo caso dimostra l’importanza di una difesa legale competente e preparata, che sia in grado di presentare le argomentazioni più idonee per dimostrare l’innocenza degli imputati.

In conclusione, la sentenza di assoluzione del Tribunale di Benevento nei confronti di Michelina Ciaramella e Francesca Ruggiero conferma che, in base alle prove presentate, non è stato possibile dimostrare la loro colpevolezza nel reato di violenza privata aggravata. Questo caso mette in luce l’importanza di una corretta difesa legale e della possibilità di presentare argomentazioni valide per dimostrare l’innocenza degli imputati.

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