L’appello urgente dei garanti Ciambriello e Palmese Napoli

Oggi si è tenuta una conferenza stampa presso il Centro Direzionale Isola F8 del Consiglio Regionale della Campania, promossa dal Garante campano dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, insieme al Garante comunale di Napoli, Tonino Palmese.

Durante la conferenza, il garante Samuele Ciambriello ha presentato alcuni dati aggiornati al 5 dicembre 2023 riguardanti il sistema carcerario. In Italia sono attualmente detenute 60215 persone, di cui 7327 nella regione Campania. In particolare, si è evidenziato il problema del sovraffollamento delle carceri, con un eccesso di 17 mila detenuti rispetto ai posti disponibili.

Si è poi posto l’accento sui detenuti che scontano una condanna da 0 a 3 anni, che nella regione Campania sono 757. Tra questi, 98 persone hanno una condanna fino a 1 anno, 235 da 1 a 2 anni e 424 fino a 3 anni. Inoltre, in Italia sono detenute con residuo pena da 0 a 3 anni 22635 persone, di cui 2528 nella regione Campania.

Si è anche fatto riferimento ai detenuti tossicodipendenti, non dichiarati ma diagnosticati, che nella regione Campania sono 1400. Circa 200 di questi detenuti soffrono di disturbi psichici e solo nella prigione di Poggioreale si contano 70 psicotici.

Dopo l’esposizione dei dati da parte del Garante Ciambriello, il Garante comunale Tonino Palmese ha dichiarato che si vive una situazione assurda, in cui il sistema carcerario è fallito non solo a causa di una percentuale di recidiva del 25%, ma anche per i dati appena esposti. È necessaria una sinergia tra tutte le figure coinvolte nel sistema carcerario, dai direttori degli istituti, agli educatori, al PRAP e ai garanti, al fine di offrire alternative alle pene. Inoltre, ha sottolineato l’importanza dei volontari che ogni giorno cercano opportunità per andare oltre la semplice carcerazione e comprendere, prendersi cura e accompagnare le persone durante la detenzione.

Il Garante Ciambriello ha voluto sottolineare che nella regione Campania, su una popolazione di 7327 detenuti, 1312 sono in attesa di giudizio, di cui 66 donne e 1246 uomini.

In conclusione, il Garante Samuele Ciambriello ha dichiarato che quando il sovraffollamento delle carceri raggiunge livelli così elevati, i detenuti perdono la propria identità e i percorsi di reinserimento diventano quasi inesistenti. È necessario verificare perché i detenuti con una pena residua fino a 3 anni non accedono alle misure alternative, anziché concentrarsi su ragionamenti teorici o una frenesia punitiva. Se, oltre al sovraffollamento, vi è una carenza di figure penitenziarie che accompagnano i detenuti nel percorso di rieducazione, si verificherà inevitabilmente un aumento dei sentimenti di frustrazione e tensione all’interno degli istituti, che si manifestano attraverso forme di autolesionismo e tentativi di suicidio.

Infine, i garanti Ciambriello e Palmese lanciano un appello a coloro che hanno competenza in materia: depenalizzare i reati minori, incrementare le misure alternative e limitare l’uso spropositato della custodia cautelare.

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