Dal carcere inviava messaggi minatori alla sua ex compagna, minacciando di farla uccidere perché non accettava la fine della loro relazione. Questo è uno dei dettagli emersi dalle indagini sul tentato omicidio di una donna di 32 anni, colpita alla testa da un proiettile lo scorso 11 novembre a Benevento, davanti alla sua casa in via Ferrara. Oggi, la Squadra mobile di Benevento ha eseguito un’ordinanza di custodia in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura sannita, nei confronti di un uomo di 38 anni attualmente detenuto per altri motivi nel carcere di Augusta (Siracusa). L’uomo è sospettato di essere il mandante del tentato femminicidio, nonché di possesso illegale di arma, tentata estorsione aggravata e rapina aggravata, sempre ai danni della sua ex compagna. La donna, trovata in terra mentre perdeva sangue, ha subito una frattura cranica e in ospedale le è stato estratto il proiettile conficcato nella fronte. Ha raccontato agli agenti di aver simulato la morte e di aver visto l’aggressore entrare nell’appartamento, rovistare nella sua borsa e portare via i suoi cellulari e una somma di 2.000 euro. I telefoni sono stati successivamente ritrovati dagli agenti e, nonostante il tentativo dell’aggressore di danneggiarli, è stato possibile recuperare i messaggi che dimostravano chiaramente l’intenzione dell’ex compagno di farla uccidere. Nei messaggi, l’uomo la minacciava di farla sparire, di bruciare tutte le sue proprietà, dalla casa alla macchina ai suoi negozi, e la costringeva ad andarsene da Benevento come punizione per essersi allontanata da lui. Nel messaggio, il 38enne si vantava di avere la possibilità di farla uccidere nonostante fosse in carcere, grazie alle numerose amicizie che aveva sviluppato, anche dietro le sbarre, con persone pronte a raggiungere Benevento, colpire e fuggire. Oltre alla sua ex compagna, l’uomo minacciava anche di uccidere sua madre e aspettava che suo padre uscisse di prigione per farlo uccidere anch’egli. Contestualmente all’arresto dell’uomo, sono state eseguite perquisizioni personali, locali e informatiche su 28 persone residenti nella provincia di Benevento, due detenuti nel carcere di Benevento e 10 detenuti nel carcere di Augusta, al fine di scoprire la vasta rete di supporto all’indagato. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati 3 telefoni cellulari nel carcere di Augusta, insieme a numerosi altri telefoni nelle case, insieme a computer e tablet, 3,50 grammi di hashish, 4,30 grammi di cocaina con un arresto in flagranza del possessore, e numerosi titoli di credito di rilevante importo su cui saranno condotte indagini. Infine, nei confronti del detenuto è stato eseguito e notificato, sempre su ordine della Procura di Benevento, un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti nei confronti di un condannato, il quale, a seguito di una decisione della Corte d’Assise di Benevento in funzione di giudice dell’esecuzione, su richiesta della Procura, è stato condannato all’ergastolo con isolamento diurno per un anno e pene accessorie, poiché doveva scontare oltre all’ergastolo una pena cumulata di 26 anni e 8 mesi di reclusione per altre condanne.

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