Una notte di festa e tragedia ha segnato il Capodanno in Campania, con un bilancio di un morto e una cinquantina di persone ferite a causa di botti e proiettili vaganti.
La prima vittima è una donna di 45 anni ad Afragola, colpita da un proiettile esploso in casa durante i festeggiamenti. A Santa Maria Capua Vetere, invece, un proiettile ha colpito alla testa un giovane di 26 anni, che si trova in condizioni gravissime e potrebbe essere stato vittima di un agguato.
Napoli registra il maggior numero di feriti, con 23 persone colpite da botti, petardi e proiettili vaganti. Nei comuni della provincia di Napoli sono stati segnalati 16 feriti, di cui 2 con ustioni al volto e alle mani. In provincia di Caserta è stato segnalato un ferito, mentre a Benevento e provincia sono stati registrati 2 feriti con ustioni alle mani e danni agli occhi. Nel Cilento, infine, un bambino di 11 anni ha perso la vista ad un occhio a causa dell’esplosione di un petardo che aveva in mano.
La percentuale di incidenti e feriti in Campania, come nel resto d’Italia, è aumentata rispetto allo scorso Capodanno. Questo triste bilancio dimostra l’importanza di fare un uso responsabile e consapevole dei fuochi d’artificio e di rispettare le norme di sicurezza. La festa non può e non deve trasformarsi in tragedia, ma deve essere un momento di gioia e condivisione. È fondamentale sensibilizzare la popolazione sui rischi legati all’utilizzo dei fuochi d’artificio e promuovere alternative più sicure e rispettose dell’ambiente.
Le autorità devono intensificare i controlli e punire severamente coloro che mettono a repentaglio la vita degli altri con comportamenti irresponsabili. È necessario anche un impegno concreto per educare i giovani e le famiglie sull’importanza di una cultura della sicurezza durante le festività.
Il Capodanno dovrebbe essere un momento di gioia e speranza per tutti, non una notte di tragedie e dolore. È responsabilità di ciascuno di noi contribuire a creare un ambiente più sicuro e sereno per festeggiare l’arrivo del nuovo anno.
